Atmosfere delicate e sensuali ha espresso sul palco del Castello Sforzesco il cantautore riminese Samuele Bersani, nonostante la sua lunga assenza dai concerti live, come ha raccontato lui stesso.
Artista carismatico che pure ha dato prova di grande simpatia, coinvolgendo più volte il pubblico in scambi di battute divertenti.
Testi di grande raffinatezza e qualità stilistica completano una musica ritmicamente sognante.
Con i primi brani in scaletta "Occhiali rotti", "Spaccacuore" e "En e Xanax" l'artista ha accolto il pubblico con grande calore interpretativo.
"Dentro a un replay" ha fatto rivivere le scene comiche sentimentali del film "Chiedimi se sono felice", di cui ha curato la colonna sonora nel 2000.
Ha eseguito la canzone "Mezza bugia" contenuta nell'album "Cinema Samuele" con cui ha recentemente vinto il premio Tenco come migliore album in gara.
Il cantautore ha voluto rendere omaggio a Lucio Dalla con uno dei suoi pezzi più significativi "Tu non mi basti mai".
Con "Freak" e "Coccodrilli" il ritmo ha travolto la platea che a stento è riuscita a rimanere ferma sui posti a sedere.
Il brano "Giudizi universali" ha fatto cantare tutto il pubblico in un grande coro che lo ha accompagnato insieme alla sua band di elevato standard esecutivo composta da Stefano Cenci alle tastiere Silvio Masanotti alle chitarre Davide Bettino al basso Marco Rovinelli alla batteria.
I bis concessi da Bersani sono stati " Il mostro" e "Chicco e Spillo", al termine dei quali è sceso tra il pubblico a salutare gli spettatori con grande enfasi.
A concludere questa serata di sorprese Samuele Bersani è uscito dal backstage e si è concesso ai fans con cui ha fatto selfie, autografi e ha piacevolmente conversato, dimostrando un grande spessore umano e non solamente artistico.