Cultura-Eventi - 08 novembre 2021, 16:01

Vigevano: “Il segno e la materia” mostra bi-personale di Alessandro Docci - Antonio Cuoccio

Dal 13 al 28 NOVEMBRE 2021 Apertura al pubblico: da giovedì a domenica dalle 16:30 alle 20:00 Presso: ONDEDURTO.ARTE Via Cairoli, 1 Vigevano

Vigevano: “Il segno e la materia” mostra bi-personale di Alessandro Docci - Antonio Cuoccio

Dal 13 al 28 novembre sarà possibile visitare presso lo Spazio Ondedurto.Arte, la mostra di due artisti ben distinti e decodificati dal titolo stesso della rassegna: “IL SEGNO E LA MATERIA”

Alessandro Docci impiega il Segno grafico disseminando la tela con tracce misteriose ed enigmatiche. Segni e forme di forte impatto estetico che sembrano appartenere ad un codice misterioso, sorvolano sfondi che rimandano alla concretezza delle planimetrie urbane, ad una fenomenologia quindi ben riconoscibile. L’opera di Docci articolandosi su livelli cognitivi e spaziali resi intenzionalmente disarmonici dal continuo alternarsi di occultamenti e disvelamenti, pone lo spettatore in una dimensione incantata, sfalsando la concretezza del reale attraverso la dissonanza tra allusione e tangibilità. Le composizioni dell’artista sembrano dotate di un’intima energia che le anima e che consente loro di vibrare, luci e colori acquistano un valore profondo producendo nell’osservatore una risonanza interiore.

La linfa vitale che percorre le opere di Alessandro Docci è il colore, una linfa che scorre, pervade e commuove, innescando un circolo infinito di sospensione tra il sensibile e l’intelligibile. Sembra impossibile sottrarsi alla seduzione di questa armonia, visiva e spirituale, creata da un artista che riesce a condurci ai confini dell’estasi.

Antonio Cuoccio pone la centralità della sua creatività sull’espressività della Materia. Nelle sue opere, la relazione e il confronto tra concretezza dei materiali e sensibilità pittorica, forma il riferimento iconico e spirituale della sua poetica. Il suo codice distintivo, fondato sulla valorizzazione dei materiali e sulla razionalità della rappresentazione, è sempre riscontrabile nelle sue opere anche quando queste vengono a incrementarsi di elementi connotativi complessi. La sicurezza con la quale Cuoccio gestisce modalità espressive così diverse è mutuata dall’esperienza acquisita nella sua attività parallela di antiquario e restauratore, che lo induce a dover conciliare problemi tecnici ed esigenze estetiche. Convinto che la piena fruizione dell’arte sorga, oltre che dalle contingenze culturali anche da coinvolgimenti reali, Antonio Cuoccio chiama in causa l’osservatore consentendogli di scomporre e ricomporre alcune sue opere. Nelle sue opere più recenti l’artista coglie le scottanti istanze sociali in atto e comunica il proprio disagio servendosi di materiali di scarto e rifiuti, giungendo quindi ad un linguaggio più narrativo e descrittivo.

Alessandro Docci e Antonio Cuoccio sono artisti diversi per tematiche e modalità espressive. Entrambi, convinti della coerenza e della peculiarità dei rispettivi linguaggi, utilizzando differenti modalità sono giunti a soluzioni estetiche efficaci, riuscendo a fornire strumenti di riflessione e di analisi inediti e profondi.

Per info: +39 333 2477803

giomarchesi5@gmail.com

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