Storie significative e toccanti, dove la passione rappresenta il motore per raggiungere gli obiettivi e l’emozione è il sentimento che prevale dopo essersi resi conto di aver fatto qualcosa di infinitamente grande. Donne intraprendenti, piene di iniziativa che con coraggio e con impegno sono riuscite a ricoprire posizioni apicali nelle loro carriere. Una montagna scalata nel corso del tempo che non viene considerata un punto di arrivo, ma al contrario spinge ognuno di noi a fermarsi ad ammirare il loro percorso e, perché no, esclamare: “Ce l’hanno fatta”.
Lo scorso 11 dicembre è stata infatti l’occasione per mettere da parte la frenesia e le continue corse contro il tempo e dare a queste donne il giusto riconoscimento per quanto stanno facendo nei confronti della collettività. L’organizzazione non è stata semplice ma, grazie al lavoro straordinario svolto dagli Stati Generali delle Donne, tutto ciò è stato possibile.
“Donne che ce l’hanno fatta” rappresenta ormai una tradizione che neppure il Covid è riuscito a fermare. Alcune piccole modifiche al consueto programma sono state apportate, ma la magia del momento non si è sicuramente persa. Abbandonata l’aula Ugo Foscolo dell’Università degli Studi di Pavia, ci si è dovuti accontentare di un’aula virtuale. La modalità in remoto è così parsa l’unica strada percorribile per riproporre un’appuntamento sempre più seguito.
A livello nazionale sono state premiate una ventina di donne, a cui bisogna aggiungerne altre tredici nella sezione “Benemerenze delle Donne di Pavia e Provincia”. Tra queste figurano anche tre lomelline: Paola Mizar Paini di Alagna Lomellina, Elisa Nava e Ausilia Vistarini, entrambe di Lomello.
Per descrivere Paola Mizar Paini è necessaria una parola: resilienza. Davanti alle difficoltà non si è mai tirata indietro, ha sempre affrontato le situazioni, ma soprattutto le ha superate nel migliore dei modi. Madre di tre figli, ha combattuto una brutta malattia con forza e coraggio avvicinandosi alla scrittura proprio in questo periodo. Nel 2017 si avvera un suo grande sogno con la pubblicazione per Fratelli Frilli Editori del noir “Angeli innocenti” e nel novembre 2018 di “La casa delle ombre”, vincitore nel 2019 della “menzione speciale” al concorso letterario nazionale “La Provincia in Giallo”. Scrivere ha colmato le sue mancanze, l’ha fatta riflettere su sentimenti traballanti e imperfetti.
Paola è il chiaro esempio di come le passioni, se fatte con tanto amore, possono regalare grandi soddisfazioni. Lei che nella vita di tutti i giorni è impegnata a regolare il traffico e controllare gli accessi in autostrada, è stata in grado di mantenere vivo più che mai il suo hobby.
Lo stesso si può dire per Elisa Nava che si divide tra il canto ed il lavoro impiegatizio. Ogni domenica è presente a messa per sostenere con la sua splendida voce il piccolo coro dove Maurizio, suo papà, suona l'organo. Appassionata di canto, musica e danza, ha iniziato la sua carriera artistica da giovanissima con il gruppo di famiglia. Ha studiato canto presso la scuola “Una città per cantare”, diretta da Rosalino Cellamare (in arte Ron). Ha inoltre inciso diversi album e preso parte a numerose collaborazioni e musical. Elisa per motivi di lavoro non ha potuto presenziare alla cerimonia, ma sui social non ha fatto mancare i suoi ringraziamenti per l’assegnazione di questo importante riconoscimento.
E’ invece stato uno dei momenti più toccanti della mattinata quello che ha riguardato la premiazione di Ausilia Vistarini. L’insegnante della scuola secondaria di Lomello, al momento della cerimonia, si trovava a scuola. Grazie all’autorizzazione del dirigente scolastico, si è collegata in remoto alla presenza di tutti i suoi alunni. Un momento davvero emozionante che ha spinto l’organizzatrice Isa Maggi, coordinatrice degli Stati Generali delle Donne, a cambiare la scaletta. L’ordine alfabetico è stato per un attimo stravolto e Ausilia è stata chiamata un attimo prima rispetto a quanto concordato.
Che per l’insegnante quella dell’11 dicembre non sarebbe stata una giornata come le altre lo si era già capito al suo arrivo a scuola. Gli alunni di terza media le hanno infatti preparato un cartellone che recitava: “Ausilia donna che ce l’ha fatta”. Un premio che l’insegnante ha voluto dedicare ai suoi alunni.
Per cosa si è distinta Ausilia? Laureata in matematica, grazie al fratello conosce l’arrampicata intraprendendo un viaggio nello Yosemite, in un trekking di 7 giorni tra orsi, serpenti a sonagli e natura selvatica. Da questo momento inizia a muoversi e non si fermerà più, sempre in compagnia della sua bicicletta. Ha partecipato a più di ottanta “24ore” in mountain bike. In bici da corsa entra a far parte del mondo dei randonneur, ottenendo i brevetti delle più lunghe ultradistanze in Europa e con la bici d'epoca vive la polvere degli sterrati e di grandi eventi rievocativi. Ottiene la vittoria al Campionato Mondiale di 24ore nel 2008 in Germania. Poi inseguendo il sogno, al fianco del compagno Sebastiano, partecipa e conclude, unica donna europea, l'Iditarod Trail Invitational, 1100 miglia in autosufficienza in Alaska. Nell'incontaminato spazio alaskano ha vissuto il dono più grande del suo vagabondare: la "magia" di riuscire a "staccare" e a vivere solo e semplicemente l'attimo, dove non esiste né passato né futuro ma solo l'istante assoluto.
Una giornata dai forti contenuti emotivi che trova conferma nelle parole di Tina Magenta, vera anima della vita culturale di Lomello e sempre in prima linea nell’organizzazione di eventi al femminile. “E’ stata un’emozione grandissima che è rimasta viva seppur non si era in presenza. Raccontare in parte la vita di una persona mettendone in evidenza il percorso è stato come sempre molto toccante. Erano presenti donne abituate a importanti palcoscenici ma, nonostante ciò, sono rimaste colpite dal contesto: l’emozione in determinati frangenti ha preso il sopravvento”.
Un evento che riassume alla perfezione l’impegno profuso quotidianamente dagli Stati Generali delle Donne, a cui la Lomellina ha sempre dato un prezioso contributo. Basti pensare all’inaugurazione della panchina rossa. Un gesto di forte impatto partito da Lomello con Tina Magenta che nel giro di poco tempo ha coinvolto anche altre realtà vicine. “L’Alleanza delle Donne”, “La Città delle Donne” e convegni incentrati sulle pari opportunità, sul lavoro e sull’ambiente hanno trovato sempre terreno fertile nelle nostre zone.
Con queste premesse è partita un’idea che in tempi strettissimi ha visto la luce. Lo scorso 25 novembre sono così nati gli Stati Generali delle Donne della Lomellina. A coordinare le attività non poteva che essere Tina Magenta.
“Covid permettendo - sottolinea - mi piacerebbe organizzare una tavola rotonda in cui i partecipanti mettano sul tavolo proposte che possano far bene al nostro territorio. Sarebbe di forte impatto dar vita a tutto ciò nel periodo intorno all’8 marzo. Se invece la pandemia non si fosse ancora placata, ripiegheremo sulla modalità online. E’ comunque importante partire quanto prima con questo progetto perché magari una donna da sola non riesce ad immaginare come realizzare un’idea, ma in gruppo diventerebbe tutto più semplice”.