"Con la presente il Comune di Pieve del Cairo nella persona del Sig. Davide Marinelli vuole testimoniare l’evento tenutosi in data 16/09/2022 presso la Sala Polifunzionale “A. Sonvico” che ha visto la partecipazione del Dott. Giovanni Lodetti e della Dott.ssa Anna Galoppo nel quale si è discusso in maniera approfondita di welfare sportivo nelle piccole comunità.
La serata ha visto l’intervento anche del Dott. Marco Arlati in rappresentanza del CONI Lombardia il quale, assieme al sottoscritto, ha presentato il progetto di rigenerazione urbana del Comune di Pieve del Cairo che prevede la ristrutturazione totale del Campo Sportivo Comunale “L. Ricci” e del Parco Giochi Comunale. Queste aree, ora abbandonate, verranno ricostruite ed assegnate a varie attività sportive e ad attività ludiche per bambini.
Questo progetto non rimarrà fine a se stesso ed al solo utilizzo della popolazione Pievese, ma verrà condiviso con altri comuni per creare un polo sportivo della bassa lomellina.
Infatti sono già molte le amministrazioni che hanno aderito a questa idea di unità ed anche molte associazioni sportive si sono rese disponibili per la gestione degli spazi e per l’organizzazione delle attività di loro competenza.
Fondamentale sarà inoltre il coinvolgimento del plesso scolastico sito in Pieve del Cairo che comprende un asilo, una scuola primaria e secondaria le quali sfrutteranno questi nuovi spazi per l’attività fisica in
orario scolastico ed extra-scolastico. Questa attività verrà monitorata dal Dott. Lodetti al fine di poter certificare il benessere psico-fisico dei bambini.
Successivamente questa operazione potrà poi essere estesa a tutta la popolazione che, nelle nostre aree, ha visto negli ultimi anni un aumento dell’età media e uno spopolamento preoccupante.
Crediamo infatti che questo progetto possa in qualche modo invertire questa tendenza in quanto si potrà dare alla popolazione un servizio che può garantire un miglior stile di vita e soprattutto una minore spesa medica.
L’amministrazione comunale crede fortemente in questo e crede nell’unità di un territorio troppo spesso dimenticato che ha bisogno di coesione e di forti investimenti sia economici ma soprattutto umani per uscire da quelle che ora vengono definite “Aree Depresse”.