Tanto tuonò che piovve: Essevacation è finita su Striscia la Notizia, oggi, 7 ottobre. L’agenzia turistica con sede a Gallarate che in estate ha lasciato a casa un numero imprecisato di clienti, speranzosi di partire per le vacanze grazie ai suoi servizi, è finita nel mirino della popolare trasmissione satirica, precisamente di Max Laudadio. Difficile dire quante persone siano rimaste appiedate. Centinaia, a giudicare dalla mobilitazione che il caso ha suscitato.
Persone che, con il più classico passaparola, e con l’uso di social e messaggistica, si sono messe in contatto e hanno condiviso le proprie esperienze. Non solo soggiorni in località di villeggiatura sfumati: difficoltà inenarrabili in cerca di rimborsi, rinvii, costi imprevisti, risposte evasive e silenzi. I pacchetti “all inclusive” riservati ai clienti hanno compreso stress a ridosso delle partenze, frustrazione per non avere potuto godere dell’agognato riposo, delusione delle famiglie (anche di bambini). Inevitabili denunce, soprattutto alla Guardia di Finanza. A mazzi.
Immancabile la proposta: «Chiamiamo Striscia». Max Laudadio è stato avvistato a Gallarate nei giorni scorsi. Tam tam assordante. Questa sera la conferma. Inviato sulle tracce di Alessandro Scotti, titolare di Esse Vacation, ragione sociale finita nella bufera con un’altra, collegata: Vacanza Promo. E a un noto precedente, sempre con epicentro a Gallarate: Todomondo. Nel frattempo, la sede dell’agenzia in corso Sempione è diventata un guscio vuoto.
Fatto sta: Laudadio a Gallarate scambia qualche battuta con il direttore commerciale di Esse Vacation, il quale dichiara di non essere stato a conoscenza dei problemi denunciati. E che i dipendenti dell'agenzia, una trentina, «...sono nella stessa situazione». Laudadio, non potendo confermare o smentire le dichiarazioni ricevute, corre, come al solito. Trova Scotti vicino alla sede abbandonata chiede: «Dove sono finiti tutti i soldi?». Nel servizio, pochi secondi prima, clienti rimasti a terra parlano di albergi inesistenti. Di versamenti, caparre e acconti. Importi compresi fra 1.200 e 2.040 euro.
L'inviato riferisce di avere ricevuto, successivamente, una nota da uno studio legale. Capisaldi: disputa legale con il principale fornitore della società; polverone mediatico impedente il prosguimento dell'attività aziendale; precedente esperienza, senza intoppi, della stessa; richiesta di intervento di polizza assicurativa per il rimborso dei clienti che hanno subito l'annullamento del volo.
Interrogativi aperti. Uno, forse, si chiarisce: le vittime dei disservizi sarebbero circa 200.