Nella notte del 21 novembre 2022, la Polizia di Stato di Novara durante un servizio congiunto insieme al Reparto Prevenzione Crimine di Torino e alla Polizia Locale di Trecate, ha proceduto all’arresto di un ragazzo minorenne, classe 2005, per il possesso di stupefacenti ai fini di spaccio.
Nello specifico, durante il controllo di un locale del centro di Trecate, uno dei cani dell’unità cinofila segnalava insistentemente uno degli avventori: pertanto gli agenti procedevano a perquisire il giovane in questione. Nell’immediato venivano ritrovati un ovulo incellofanato contenente presumibilmente sostanza stupefacente del tipo hashish e denaro contante per un ammontare di 320,00 euro. Proprio tale somma insospettiva gli agenti, poiché poteva essere un elemento sintomatico di una probabile attività di spaccio. Ragion per cui ci si recava all’abitazione del ragazzo per estendere la perquisizione ai locali di sua pertinenza. L’intuizione trovava riscontro, dal momento che all’interno di un pouf nella cameretta ad uso del giovane venivano ritrovati un panetto e alcuni ovuli presumibilmente di sostanza stupefacente di tipo hashish per un totale di circa 75g, 7 ovuli contenenti sostanza bianca farinosa presumibilmente cocaina per un totale di circa 105 g, altro denaro contante per un ammontare di 300,00 euro, due bilancini di precisione, un coltello e strumentazione adatta per il confezionamento.
Durante la perquisizione gli agenti notavano, inoltre, che affianco alla camera del ragazzo vi era una stanza ad uso magazzino accessibile nel quale il padre del giovane deteneva, in un armadio, aperto e privo dei requisiti di sicurezza disposti dalla normativa vigente, numerose armi da caccia e il relativo munizionamento. Pertanto gli agenti procedevano anche al ritiro pre-cautelare ex art. 39 tulps delle predette armi e del munizionamento.
Il ragazzo veniva tradotto successivamente nella Questura di Novara, in compagnia del padre in quanto minore, per procedere alla redazione degli atti ed approfondire le circostanze sul reperimento e lo smercio delle sostanze stupefacenti. In merito il giovane esponeva unicamente parte del suo piano, il quale prevedeva la spendita del denaro per l’acquisto di beni come un cellulare e un televisore e che in proprio avrebbe acquistato della cocaina per poi tagliarla e rivenderla allargando la propria piazza di spaccio.
Si procedeva così all’arresto del minore che veniva accompagnato presso la propria abitazione ed affidato al genitore per la detenzione domiciliare.