Lifestyle - 28 febbraio 2023, 12:01

I consigli della dietista Manuela Cimorelli: la dieta ecosostenibile

Fra siccità, riscaldamento globale e inquinamento, avere cura dell’ambiente oggi è necessario. Nel nostro piccolo possiamo fare molto, anche a tavola

foto tratta da Pixabay.com

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Avere cura di noi e del nostro corpo attraverso l’alimentazione è quantomeno risaputo, anche se mai scontato. Ma avere cura dell’ambiente, oggi, è necessario. Paroloni pieni di teoria, avvertimenti dai grandi della Terra e voci nei telegiornali quotidiani ci spingono ad essere rispettosi dell’ambiente, a salvaguardare i nostri suoli e la nostra atmosfera.

Ma cosa possiamo fare davvero noi, nel nostro piccolo, ogni giorno? Mangiare sano e sostenibile si può? Circa 40 esperti, chiamati a rispondere a questa domanda da una delle riviste scientifiche più importanti e prestigiose, Lancet, in una recente pubblicazione, hanno affermato che è assolutamente possibile! Possiamo - e dobbiamo - agire, quindi, anche e soprattutto a partire dalla scelta di ciò che mettiamo in tavola.

Per farlo, tuttavia, è necessario rivedere le abitudini alimentari dei singoli e delle comunità, migliorare i metodi di produzione e ridurre gli sprechi alimentari. Una sfida ardua, ma che con l’impegno delle istituzioni e dei singoli individui è possibile vincere. In particolare, i ricercatori evidenziano come una dieta basata prevalentemente su alimenti di origine vegetale e povera di quelli di origine animale, comporti benefici per la salute e per l’ambiente.

Da questo enorme lavoro di revisione della letteratura è stato proposto un modello alimentare, promosso da SmartFood IEO, che tiene in considerazione questi duplici aspetti, dando origine alla cosiddetta dieta sostenibile.

Con il termine dieta sostenibile, più precisamente definita dalla commissione di esperti “Planetary health diet”, si evidenzia il ruolo fondamentale che svolge l’alimentazione come collegamento tra lo stato di salute e la sostenibilità ambientale, due concetti che bisogna integrare al fine di trasformare il sistema agroalimentare. Una dieta sostenibile, quindi, è un modello alimentare a basso impatto ambientale. Quando si parla d’impatto ambientale delle produzioni alimentari si deve tenere in considerazione tutto il ciclo di vita: dalla coltivazione, alla raccolta, alla trasformazione, all’imballaggio, fino allo smaltimento finale del prodotto. Nel dettaglio, si parla di analisi del ciclo di vita (LCA) e per valutarlo esistono numerosi indicatori (es: impronta del carbonio, impronta ecologica, impronta idrica).

In pratica, ecco alcuni piccoli-grandi consigli che puoi attuare per mangiare in modo ecosostenibile:

- Limita drasticamente il consumo di carne, poiché la sua produzione necessita di molte risorse ambientali, fra cui un eccessivo consumo di acqua.

- Privilegia i legumi, anch’essi ricchi di proteine, che necessitano di un consumo idrico molto contenuto.

- Acquista cibi senza troppi imballaggi, preferibilmente sfusi o in confezioni biodegradabili, oppure in vetro (riutilizzando i contenitori).

- Scegli il pesce pescato localmente rispetto a quello di allevamento o a quello pescato in aree molto distanti da dove abiti, considerando anche la stagionalità delle specie. Sia per avere maggiori benefici nutrizionali, sia per permettere lo sviluppo e la conservazione della biodiversità ittica.

- L'acqua corrente non va sprecata, neanche in cucina. Chiudi sempre il rubinetto quando non ti serve e riutilizza l’acqua che usi per lavare frutta e verdura, ad esempio per innaffiare piante e fiori.

- Bevi acqua del rubinetto: a differenza di molti Paesi esteri, soprattutto quelli in via di sviluppo, in Italia tutta l’acqua che sgorga nelle nostre case è potabile e soggetta a numerosi controlli. Se, però, la acquisti, preferisci sempre le bottiglie di vetro alla plastica (ancora meglio se vetro a rendere)!

- Fai una spesa sostenibile, ricca di frutta e verdura di stagione e preferibilmente a km zero, di provenienza locale.

- Limita fortemente cibi superflui come bibite gassate zuccherate, alimenti ultraprocessati e junk food: è una scelta sostenibile, responsabile di noi e dell'ambiente.

Tra i numerosi obiettivi volti a rendere il sistema agroalimentare sostenibile, rientra a pieno titolo anche la lotta contro gli sprechi. Ecco alcuni consigli utili per ridurre gli sprechi anche a casa:

- Acquista ciò che ti serve realmente, puoi aiutarti scrivendo una lista della spesa e pianificando i pasti.

- Al supermercato acquista i prodotti più vicini alla scadenza, soprattutto se sai di consumarli nel breve periodo.

- Tieni dispensa e frigo in ordine: consuma prima i prodotti deperibili e non sprecare quelli già aperti, controlla regolarmente le date di scadenza, disponi i prodotti con data di scadenza prossima davanti, rispetto a quelli con la data più lontana.

- Non sprecare cibo in generale: non buttare via gli avanzi di un pasto, li puoi utilizzare come ingredienti per altre ricette; congela gli alimenti che ti avanzano, lo puoi fare ricordandoti di non lasciarli troppo tempo fuori dal frigorifero, una volta cotti.

- Ricordati che la dicitura in etichetta “da consumarsi preferibilmente entro” non è una data di scadenza: il prodotto è ancora sicuro per la salute, ma alcune caratteristiche organolettiche possono perdersi dopo quella data.

- Quando finisci un prodotto, fai attenzione al tipo di confezione e segui le regole per la corretta raccolta differenziata. Acquista sempre prodotti con confezioni riciclabili al 100%.

- Non comprare troppo cibo, soprattutto fresco, se non sei sicuro di consumarlo tutto.

Queste azioni sono dei piccoli gesti che possono contribuire, sebbene in piccola parte, alla salvaguardia del pianeta. Tuttavia, è opportuno tenere a mente che è necessario un approccio multisettoriale per una trasformazione su larga scala del sistema alimentare.

Dott.ssa Manuela Cimorelli, Dietista

manuelacimorelli@gmail.com

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