Un nutrito drappello di cittadini (circa un centinaio), tra i quali alcuni ambientalisti, e di amministratori pubblici del territorio ha voluto visionare da vicino come procedono i lavori di coltivo della discarica di cemento amianto dell’azienda Acta a Ferrera Erbognone. Ad accogliere i presenti sono stati i vertici dell’azienda che hanno illustrato lo stato dell’arte delle opere annunciando l’avvio, con il mese di maggio, della coltivazione del lotto 3 della discarica.
Sabato 6 maggio tra le persone che hanno colto l’invito dell’open day all’impianto c’erano anche amministratori pubblici del territorio che hanno approfittato di un “viaggio” nel cuore dell’impianto per constatare quanto affermato dall’azienda in tema di tutela ambientale e per visionare da vicino come avviene il coltivo della discarica.
“Abbiamo riproposto anche quest’anno questa iniziativa proprio per avvicinare amministratori e cittadini dei Comuni limitrofi alla nostra realtà. - ha detto il Presidente di Acta, Stefano Guagnini – Da sempre siamo stati aperti al territorio per dimostrare la bontà della nostra iniziativa imprenditoriale che, nel pieno rispetto delle norme, dell’ambiente e della salute, elimina il troppo cemento amianto ancora presente sui tetti per riportarlo sotto terra da dove proviene. Solo così si riesce a tutelare veramente la salute di tutti noi”.
E’ toccato al Direttore Tecnico di Acta, Francesco Minghetti, fare il punto della situazione sullo stato dei lavori di coltivo: “Nel mese di maggio è previsto l’inizio della coltivazione del lotto 3 della discarica secondo il piano di conferimento autorizzato dagli Enti di controllo. Il lotto 3 ospiterà circa 100mila tonnellate di rifiuto. Sempre a maggio è prevista la fase conclusiva del lotto 2, in coincidenza dell’avvio del coltivo di quello nuovo”.
Ad oggi sono state ritirate nella discarica di Ferrera Erbognone poco più di 150mila tonnellate di cemento amianto ed a maggio il lotto 3 inizierà ad ospitarne altre 100mila anche se l’esigenza di conferimento che l’azienda registra è ben superiore alle attuali capacità di ricezione.
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