Nel corso della nottata, i Carabinieri della Compagnia di Stradella, hanno arrestato un 40enne rumeno residente in città, per essersi reso responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e resistenza a Pubblico Ufficiale.
I militari sono intervenuti a seguito della richiesta intervento pervenuta al N.U.E. 112 da un vicino di casa, allarmato dalle urla. Giunti sul posto, hanno trovato in strada una donna che era appena scappata di casa, insieme alle figlie minori di 12 e 14 anni, poiché il marito convivente, già gravato da precedenti specifici per lesioni e maltrattamenti in famiglia, in stato di ebbrezza alcolica, l'aveva aggredita.
Costui, era rimasto all’interno dell’abitazione situata al terzo piano dello stabile, con un’altra figlia di un anno ed appena visto i Carabinieri, si è affacciato alla finestra sporgendo il busto e, tenendo in braccio l'infante avvolta in una copertina rossa, minacciando di lasciarla cadere.
I miliari, quindi, temendo che l’uomo potesse lasciar cadere la piccola, si sono posizionati immediatamente sotto la finestra e hanno tentato di tranquillizzarlo, richiedendo - nel contempo - l’intervento dei Vigili del Fuoco di Broni, per accedere all’interno dell’abitazione.
Mentre questi ultimi stavano scardinando la porta, il 40enne ha iniziato a lanciare dalla finestra alcuni vasi di fiori ed anche la coperta dov’era avvolta la bambina, per creare allarme e far temere che all’interno della coperta vi fosse ancora la piccola. Appena i militari sono riusciti ad entrare in casa, l’uomo - con in braccio la bambina - si è diretto di corsa verso la finestra, minacciando nuovamente di buttarla giù.
Temendo per l'incolumità della bambina, i Carabinieri hanno utilizzato la pistola ad impulsi elettrici taser a loro in dotazione (la cui scarica elettrica avrebbe colpito solo il padre, non essendo trasmissibile al contatto con altra persona), riuscendo a recuperare la piccola prima che finisse a terra.
L’uomo, caduto in terra, si è rialzato ed ha iniziato a colpire con calci e pugni i militari, che - con non poca fatica - sono riusciti ad ammanettarlo ed arrestarlo. In tutto ciò la bambina, nonostante il gran trambusto che la circondava, è apparsa sorprendentemente serena e, da quando i Carabinieri l'hanno tenuta in braccio per non farla cadere in terra con il padre, è apparsa tranquilla, calma e sorridente. I famigliari sono stati trasportati presso il pronto soccorso dell’ospedale di Pavia per accertamenti, che sono ancora in corso, mentre l’arrestato, al termine delle formalità è stato tradotto presso la casa circondariale Pavia, a disposizione dell’autorità giudiziaria.




