Uno dei componenti la banda ha precedenti specifici ed è storicamente legato a una delle famiglie napoletane più attive nel contrabbando di sigarette.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, hanno consentito di fare luce sulla realizzazione di uno stabilimento occulto, nell’area industriale di Bernate Ticino (Milano), che sarebbe stato in grado di produrre nel due tonnellate di sigarette al giorno con i marchi contraffatti di note aziende produttrici.
L’associazione, che aveva la sua base operativa a Napoli, stava reclutando manodopera straniera specializzata nell’assemblaggio e nella messa in opera dei sofisticati macchinari necessari alla produzione illecita, alcuni dei quali di recente fabbricazione.