Programmazione, coordinamento, flessibilità e tanto lavoro. Sono queste le parole d’ordine emerse nel corso dell’incontro “Stagione Irrigua 2023”, organizzato dagli imprenditori agricoli del novarese e della Lomellina, che si è tenuto oggi a Novara con la partecipazione di Massimo Saronni – Sindaco del Comune di Zeme (PV), di Matteo Marnati, Assessore Ambiente, Energia, Innovazione e Ricerca di Regione Piemonte, di Andrea Sala, Consigliere di Regione Lombardia, Arduino Pasquini, consigliere delegato della provincia di Novara, e di Giovanni Palli, Presidente della Provincia di Pavia, in collegamento telefonico. All’evento hanno partecipato anche i portavoce di Est Sesia, il maggior consorzio di irrigazione in Italia, che ha ricevuto riscontro positivo dagli operatori del settore per il lavoro svolto.
“L’esperienza fatta con la gestione della stagione 2022 ha indubbiamente influenzato il lavoro fatto quest’anno. La terribile siccità dello scorso anno ci ha portato a ripensare l’intera organizzazione gestionale del consorzio, ma anche a rivedere i rapporti con Ovest Sesia per la gestione comune delle acque, ha commentato Mario Fossati, direttore generale di Est Sesia, facendo il punto sulla stagione irrigua 2023. In questo senso, crediamo che il regolamento che abbiamo realizzato proprio a partire dall’esperienza dell’anno scorso, abbia funzionato, consentendoci di rispondere in maniera efficace e tempestiva alle esigenze delle imprese agricole. Non solo. Il regolamento si è dimostrato valido anche rispetto a un impiego imprevisto per tempi e modi, dimostrando ulteriormente la validità dell’impianto che abbiamo costruito, e allo stesso tempo la flessibilità di un modello che può quindi essere migliorato, perfezionato e adattato alle diverse condizioni metereologiche che si presenteranno in futuro”.
“Crediamo che i risultati della gestione della stagione irrigua siano stati positivi, e che le critiche ricevute da più parti, alla luce dei fatti si siano dimostrate infondate, ha continuato Fossati. In merito alla gestione delle acque del Lago Maggiore, come ha detto anche l’assessore Marnati, avevamo chiesto di portare il livello a 1,35 metri, per poi scendere a -0,50 metri nella stagione di massima richiesta di acqua da parte del settore agricolo. La realtà, tuttavia, è stata ben diversa. Mai si è, infatti, superato il livello di 1,29 metri, e mai si è scesi oltre 0,40 metri, scegliendo una gestione, diciamo, molto prudente del grande bacino rispetto alle diverse esigenze dei territori che da questo dipendono, tanto in Piemonte quanto in Lombardia. Infine, è bene ricordare che non c’è stato alcun soccorso da parte di Ovest Sesia rispetto alla ripartizione delle acque. Fin dai tempi in cui la gestione delle acque dipendeva dal demanio, e quindi stiamo parlando degli anni Quaranta del ‘900, a Ovest Sesia spettava leggermente meno della metà delle acque gestite in comune, e a Est Sesia leggermente di più. Stiamo parlando, tuttavia, di una quantità che si può dire equivalente. Quest’anno l’acqua è stata ripartita equamente, come dimostra ogni strumento di misurazione impiegato, cosa che ci ha consentito di gestire meglio la distribuzione nel territorio”.
“Ci eravamo posti un unico obiettivo: consentire alle aziende agricole, dopo la drammatica stagione del 2022, di avere un reddito. Una sicurezza economica. Perché dopo le perdite dello scorso anno, se si fosse ripetuta una situazione analoga, molte imprese avrebbero rischiato di chiudere, ha spiegato Franco Bullano, Capo Ufficio Idrometrico Est Sesia. Abbiamo deciso di ricorrere al piano di emergenza che avevamo studiato e accuratamente predisposto, e abbiamo fatto scelte importanti sulla base dei numeri delle reali portate dei corsi d’acqua che gestiamo, facendo aggiustamenti quotidiani, per rispondere nella maniera più efficace alla situazione difficile che si è presentata proprio all’inizio di agosto, forse nel momento più difficile della stagione irrigua. Pensiamo di aver risposto con senso di responsabilità, condividendo con tutti gli operatori i numeri che avevamo a disposizione, nel nome della più assoluta trasparenza. Pensiamo di aver raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissi, anche grazie a una squadra di giovani professionisti che hanno lavorato letteralmente dall’alba al tramonto per dare risposte concrete agli imprenditori che temevano il riproporsi dei risultati dello scorso anno”.
“Dobbiamo sicuramente prepararci a sfruttare meglio il Lago Maggiore, sia da parte della politica, sia da parte di tutti i regolatori, che devono imparare a coordinarsi meglio. Non possiamo più permetterci di lasciare inutilizzata l’acqua nel grande bacino che serve territori ampi e diversi. Dobbiamo imparare a essere flessibili, perché le sfide a cui siamo chiamati a rispondere sono davvero difficili. I ghiacci diventano sempre più marginali, il cambiamento climatico sempre più pressante, e l’esposizione alla mancanza di acqua sempre più frequente. Chi si occupa di gestire la risorsa idrica deve quindi prepararsi a rispondere, in maniera veloce ed efficiente, a imprevisti sempre più frequenti”, ha concluso Camillo Colli, presidente di Est Sesia.