Saranno necessari ulteriori accertamenti — richiesti dalla Procura di Pavia con le forme della perizia in incidente probatorio — per riscontrare tutte le difformità e le carenze dei lavori eseguiti dall'impresa vincitrice presso la Scuola primaria e dell'infanzia di San Genesio e Uniti rispetto al progetto approvato dal Comune.
Nelle scorse settimane, i consulenti tecnici nominati dalla Procura avevano depositato una relazione nella quale avevano dato conto di aver riscontrato numerose inadempienze rispetto agli obblighi previsti dal contratto ma, allo stesso tempo, avevano sollevato la necessità di ulteriori indagini invasive (quali, ad esempio, l'esecuzione di carotaggi per la verifica dei materiali impiegati), anche per scongiurare situazioni di pericolo per gli utenti della scuola.
La scelta del ricorso all'incidente probatorio mira a cristallizzare definitivamente il quadro accusatorio relativo ai reati contestati in collegamento con l'esecuzione dei lavori della scuola, permettendo così, all'esito della fase, di disporre il dissequestro del plesso, con restituzione dello stesso all'amministrazione, responsabile della sicurezza dell'edificio.
Già le intercettazioni telefoniche e le acquisizioni documentali eseguite dalla Guardia di Finanza di Pavia avevano, infatti, fatto emergere gravi difformità nell'esecuzione dei lavori di messa in sicurezza, miglioramento sismico e adeguamento antincendio, finanziati con i fondi del PNRR, favoriti dall'inerzia dei soggetti preposti alla verifica della corretta esecuzione delle opere.
Al fine di tutelare l'incolumità degli utenti della scuola, si era pertanto reso necessario il sequestro dell'immobile proprio per identificare gli adempimenti necessari per porre in sicurezza il plesso e permetterne nuovamente la futura fruizione, senza pericoli per gli alunni e gli insegnanti.