Nel pomeriggio dell’8 ottobre scorso, la Polizia di Stato della Questura di Pavia apprendeva della potenziale presenza sul territorio di questa Provincia di un italiano sessantenne evaso circa 15 mesi fa dalla citata Casa Circondariale del capoluogo toscano.
In particolare, la segnalazione è scattata dalle informazioni fornite dalla Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica di Avellino alla Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica di Pavia, in merito ad un uomo che sarebbe un vero e proprio esperto della romance scam, la cosiddetta “truffa dell’amore”.
La Polizia Postale ha allertato la Squadra Mobile della Questura di Pavia per l’espletamento delle indagini e lo sviluppo delle ricerche dell’individuo.
I primi accertamenti sviluppati dagli investigatori hanno fatto emergere che lo stesso soggetto evaso fosse altresì destinatario di un ordine di carcerazione emesso dall’autorità giudiziaria livornese, in forza del quale avrebbe dovuto scontare reclusione di 2 anni, 7 mesi e 14 giorni di reclusione.
Il team degli investigatori costituito ad hoc con personale della Squadra Mobile, che ha coordinato le attività, e della Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica di Pavia, ha quindi raccolto numerosi riscontri volti a localizzare con precisione l’attuale ubicazione del nascondiglio del soggetto, il quale era riuscito a trovare rifugio presso un’altra donna, conosciuta proprio tramite una celebre applicazione social. Un modus operandi consolidato quello del sessantenne italiano che pare essere un seduttore seriale nelle chat romantiche su piattaforme social.
Il successivo servizio di appostamento ed osservazione ha poi portato a scorgere finalmente l’uomo, riconosciuto immediatamente dagli investigatori che lo hanno infine tratto in arresto nella flagranza del reato di evasione, nonché in forza del provvedimento restrittivo emesso a seguito di condanna sul suo conto da parte dell’Autorità giudiziaria livornese.
L’operazione ha quindi visto l’azione coordinata di diverse articolazioni investigative della Polizia di Stato, sfruttando le diverse competenze specialistiche che vanta il corpo.
Al termine delle formalità di rito, il soggetto è stato trasportato presso la Casa Circondariale di Vigevano ove veniva associato e messo a disposizione della locale Autorità Giudiziaria per la convalida dell’arresto per la commessa evasione.
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