Cronaca - 10 ottobre 2024, 21:04

Strage del Mottarone: processo da rifare, si ricomincia tutto daccapo. Restituito il fascicolo al pubblico ministero

La decisione è arrivata dopo che il Gup Rosa Maria Fornelli aveva chiesto alla procura di rimodulare i capi di imputazione. Cancellato di fatto tutto quanto accaduto durante l'udienza preliminare, ovvero gli ultimi dieci mesi di lavori processuali

Strage del Mottarone: processo da rifare, si ricomincia tutto daccapo. Restituito il fascicolo al pubblico ministero

Tutto da rifare: il processo per il tragico schianto della funivia del Mottarone che, nel maggio 2021, costò la vita a 14 persone torna indietro e riparte dalla chiusura delle indagini. Il giudice per le udienze preliminari (gup) Rosa Maria Fornelli, dopo una lunga camera di consiglio, ha deciso questa mattina la restituzione integrale del fascicolo processuale al pubblico ministero. In questo modo, di fatto, si cancella tutto quanto è accaduto nell'udienza preliminare, cioè negli ultimi 10 mesi di lavori processuali.     

La decisione è arrivata dopo che, nella precedente sessione, la stessa Gup aveva chiesto alla procura di rimodulare i capi di imputazione, escludendo i reati relativi alla sicurezza sul lavoro. I magistrati dell'accusa avevano deciso di non accogliere la richiesta, e, appunto, di chiedere la restituzione degli atti. La decisione, che inevitabilmente allunga i tempi del processo, è stata commentata con favore dalle difese.

"Sono convinto che il giudice abbia preso una decisione assolutamente giusta", dice l'avvocato Marcello Perillo, legale di Gabriele Tadini, il capotecnico che ha confessato di aver utilizzato i "forchettoni" nell'impianto frenante di emergenza. "Il Gup - spiega Perillo - ha colto le doglianze delle difese sulla formulazione dei capi di imputazione e ha chiesto di rimodularli. Noi siamo convinti che l'aspetto infortunistico del lavoro non sussista, il pm è convinto di sì: è proprio quello che il codice chiama contraddittorio. Questo è l'emblema del processo giusto, con le parti che fanno il loro lavoro e con un giudice che decide qual è la soluzione migliore".

Cosa accadrà ora? “Siamo - risponde l'avvocato Andrea Da Prato, difensore di Enrico Perocchio, direttore tecnico della Funivia del Mottarone - in una fase nuova e per certi versi inesplorata: vedremo che farà la procura della Repubblica".

Il prosieguo del processo è infatti nuovamente nelle mani della pubblica accusa, che dovrà chiedere di fissare l'udienza preliminare-bis, depositando le richieste di rinvio a giudizio, che potrebbero anche discostarsi da quelle esaminate nella prima udienza preliminare oggi “cancellata”.

Nella sua decisione, tra l’altro, il gup Fornelli ha respinto due eccezioni presentate dagli avvocati delle difese e relative ad alcuni aspetti procedurali. Uno dei difensori - l'avvocato Mittone, del pool che assiste la società Leitner e i suoi dirigenti - aveva eccepito sulla possibilità di separare alcuni capi di imputazione, quelli relativi alla responsabilità degli enti, lasciandoli alla competenza di questo stesso giudice perché tecnicamente non esattamente connessi con i capi di imputazione relativi alle persone fisiche. L' eccezione è stata respinta, e quindi il gup ha restituito l'intero fascicolo.  Un'altra eccezione è stata respinta sul tema della eventuale nullità degli atti precedenti, in particolare della richiesta di rinvio a giudizio.

Da Vconews.it

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