Gli incassi incamerati dagli enti locali grazie alle multe stradali sfiorano quota 1,3 miliardi di euro solo nei primi dieci mesi del 2024. Lo afferma una indagine condotta dal Codacons che ha analizzato i proventi dei comuni italiani derivanti da violazioni stradali.
Alla data del 17 ottobre le entrate per l’anno 2024 derivanti da sanzioni a carico delle famiglie per violazioni delle norme del Codice della strada ammontano in Italia a un totale di 1.294.799.772 euro – spiega l’associazione – La Lombardia detiene il primato degli incassi con ben 324 milioni di euro.
I piccoli comuni con meno di 5mila abitanti hanno raccolto grazie alle sanzioni stradali elevate nel 2024 la bellezza di 72,7 milioni di euro, cifra che sale a 93 milioni se si considerano i Comuni tra i 5mila e i 10mila abitanti. Oltre 410 milioni gli incassi totali delle amministrazioni con più di 250mila abitanti.
Da qui le parole del Codacons: “Siamo da sempre favorevoli a colpire con la massima severità chi viola le regole e mette a rischio la sicurezza, ma mentre si parla di riforma del Codice della strada e si attende di vedere gli effetti della rivoluzione autovelox voluta dall’attuale Ministero, le multe continuano a rappresentare una immensa fonte di guadagno per gli enti locali. Tuttavia, se da un lato crescono gli incassi dei Comuni garantiti dalle sanzioni stradali, dall’altro la trasparenza circa l’utilizzo di tali risorse da parte delle amministrazioni locali non solo non aumenta, ma sembra addirittura ostacolata. E’ il caso del famoso “Osservatorio sulle multe stradali” del Mit introdotto dal decreto legge P.a. bis del 2023 che sarebbe dovuto entrare in funzione già lo scorso anno, con il compito di realizzare una relazione annuale contenente in particolare i dati relativi agli incidenti stradali e alla regolarità e trasparenza nell’utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie e nell’uso dei dispositivi elettronici di controllo della velocità. Di tale Osservatorio non si sa più nulla, un grave ed ingiustificato ritardo a danno dei cittadini”.