Cronaca - 05 novembre 2024, 12:24

Blitz della Guardia di Finanza, indagate 8 persone per traffico internazionale di droga. Perquisizioni anche in provincia di Pavia

Giro d'affari milionario

Blitz della Guardia di Finanza, indagate 8 persone per traffico internazionale di droga. Perquisizioni anche in provincia di Pavia

La Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura della Repubblica di Milano – D.D.A., sta eseguendo un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 8 indagati (5 in carcere, 2 ai domiciliari e 1 obbligo di presentazione alla p.g.) per traffico internazionale di sostanze stupefacenti nei confronti di un’associazione criminale di matrice albanese attiva nella zona di Corsico (MI) e Sassuolo (MO). Sono in corso perquisizioni nella provincia di Milano, Pavia, Monza e Modena con l’ausilio di unità cinofile cash dog e antidroga.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, Direzione Distrettuale Antimafia, ha permesso di individuare una fitta rete criminale operante tra l’Albania e l’Italia che, utilizzando sofisticati apparati di messaggistica criptata e sfruttando diretti contatti con le consorterie della casa madre albanese, ha movimentato in soli 6 mesi volumi di stupefacente per un controvalore di oltre 5 milioni di euro.

Dalle indagini sono emersi collegamenti tra gli indagati ed altre organizzazioni criminali di origine albanese con ramificazioni in Belgio, Paesi Bassi e Sud America, in grado di importare consistenti quantità di droga da distribuire nella provincia meneghina e di Modena, per poi riciclare i proventi illeciti in ambito internazionale. Determinante per la riuscita dell’indagine, svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano – G.I.C.O., è stata l’acquisizione, tramite il canale Europol e attraverso Ordine Europeo d’Indagine richiesto dalla D.D.A. di Milano tramite Eurojust, di numerose conversazioni - minuziosamente decodificate ed analizzate - su dispositivi criptati di ultima generazione, utilizzati dagli indagati per pianificare le importazioni dall’estero di stupefacente.

La responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata con la sentenza irrevocabile di condanna. Le misure restrittive sono state emesse in fase di indagini preliminari e, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie, in attesa di giudizio definitivo, è doveroso sottolineare che vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati. 

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