Una persona descritta come di grosse dimensioni ha spintonato gli operatori e la stessa guardia giurata che ha riportato graffi e contusioni su varie parti del corpo. “Non è la prima volta che succede – continua – in passato sono stato vittima di altri infortuni. Purtroppo torno a ripetere che non siamo tutelati. Da pochi mesi è partito il servizio di vigilanza interna all’ospedale e una sola guardia deve gestire tutti i piani. Mentre eravamo impegnati con quella persona lunedì pomeriggio è arrivata la richiesta per un altro intervento, ma siamo arrivati, inevitabilmente in ritardo. Insomma, chiediamo di essere ascoltati. Non è certo sufficiente la postazione che ci hanno assegnato, un tavolino post covid in una posizione inadeguata”.
E’ accaduto nuovamente. Al pronto soccorso dell’ospedale Fornaroli di Magenta si è verificata un’altra aggressione. Lunedì è stata una giornata che ha registrato un numero elevato di accessi e gli animi, per alcuni utenti, erano esasperati. E’ normale che sia così, ma purtroppo una persona è andata oltre il limite.
A raccontarci l’accaduto è Luca Pellicani che lavora come guardia giurata all’interno dello stesso pronto soccorso ed è delegato sindacale Flai, gestito dal segretario nazionale Andrea Orlando. “Il nostro intervento è stato richiesto dopo 11 ore di servizio – ha precisato Pellicani – il parente di una paziente, che già dalla mattina cercavamo di tranquillizzare, ha dato in escandescenza per diversi minuti interrompendo anche il servizio che si stava svolgendo”.