Ogni mese scala posizioni in classifica ed ogni anno dimostra di essere uno dei giocatori più forti della propria categoria. Alessandro Peluso, dopo aver concluso tra i primi otto i campionati italiani di sesta categoria della scorsa stagione, ha preso parte venerdì e sabato scorso alle gare che assegnavano il tricolore del torneo di quarta categoria. Il talento del TT Vigevano 1999 non ha tradito le aspettative e, in quel di Riccione, è arrivato fino ai quarti. Insieme a lui erano presenti in provincia di Rimini anche i compagni di società Antonio Cofano e Fabio Andaloro. Entrambi hanno superato il girone al secondo posto e si sono giocati le proprie carte nel tabellone ad eliminazione diretta.
Il pongista calabrese ha lottato contro il quotato Filippo Agosti riuscendo anche a conquistare un set che però non è bastato per farlo accedere tra i primi 128. Obiettivo che non è invece sfuggito a Fabio Andaloro, in grado di superare alla “bella” Francesco Mollica per poi arrendersi nel match successivo per mano di Emanuele Neri. Il risultato più importante in casa TT Vigevano 1999 ha infine portato la firma di Alessandro Peluso. L’atleta della società ducale è partito un po’ contratto nel girone di qualificazione ma, nonostante ciò, ha superato l’ostacolo al primo posto con un successo ed una sconfitta.
Nel tabellone ad eliminazione diretta ha inanellato una serie di prestazioni di alto livello. Ha steso 3-1 Giovanni Di Rosa, con lo stesso risultato ha obbligato alla resa Nicholas Papini ai 64esimi, Marco Colica ai 32esimi e Augusto Ferranti ai 16esimi. Peluso ha concesso solo un set ad ogni avversario incontrato ed ha giocato una partita da applausi agli ottavi contro Pietro Bologna, numero 336 nelle classifiche Fitet individuali. La sfida è terminata 13-11 al quinto set a favore dell’atleta della società ducale. La resa è poi arrivata ai quarti. Il futuro vincitore dei campionati italiani di quarta categoria, Leonardo Coletta, ha sconfitto Alessandro con il punteggio di 3-1. La prestazione del giocatore del TT Vigevano 1999 rimane comunque superlativa.
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