Cronaca - 22 giugno 2025, 11:45

Anche un capello tra i rifiuti di Garlasco, si cercherà Dna

Il nuovo reperto trovato con il materiale che si sta esaminando

Anche un capello tra i rifiuti di Garlasco, si cercherà Dna

Spunta un nuovo reperto dal sacco azzurro della spazzatura di casa Garlasco che nei giorni scorsi periti e consulenti hanno iniziato ad esaminare nell’incidente probatorio disposto dalla Gip di Pavia Daniela Garlaschelli nell’ambito delle nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi. Si tratta di un capello di tre centimetri, comparso giovedì, poco prima che un blackout oscurasse i laboratori della Questura di Milano.

Il capello verrà passato ai microscopi di Denise Albani e Domenico Marchigiani, i consulenti del gip di Pavia Garlaschelli, per provare ad estrarne un profilo di Dna nucleare. Una nuova carta, anticipata dal quotidiano La Repubblica, che potrà aggiungere nulla o tantissimo agli esami genetici degli altri oggetti rinvenuti dagli investigatori a 18 anni dal delitto.

Già nel 2008 il genetista Carlo Previderè — la cui consulenza, firmata con la collega Pierangela Grignani, ha convinto la Procura di Pavia a riaprire il caso — analizzò un mazzetto di sette capelli stretti nel pugno di Chiara Poggi e altri ventinove presenti in una delle pozze di sangue. Uno solo era provvisto di bulbo e il dna nucleare estratto fu attribuito proprio alla vittima. Mentre da altre diciassette formazioni pilifere fu possibile ricavare un aplotipo mitocondriale, anche questo corrispondente con il codice genetico di Chiara.

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