(Adnkronos) - In tema di dazi Usa, l'Unione Europea sta lavorando per trovare una "soluzione negoziata" in materia di rapporti commerciali con gli Stati Uniti d'America. A ribadirlo è la presidente della Commissione Europea
Ursula von der Leyen, intervenendo nella plenaria a Strasburgo.
"Da febbraio - ha ricordato - gli Stati Uniti hanno imposto dazi sul 70% del commercio totale dell'Ue con gli Stati Uniti. La portata di queste misure è senza precedenti. La nostra linea è chiara: saremo fermi, ma preferiamo una soluzione negoziata. Per questo stiamo lavorando a stretto contatto con l'amministrazione statunitense per raggiungere un accordo".
Von der Leyen ha avuto "un proficuo scambio di opinioni con il presidente Donald Trump all'inizio di questa settimana, per contribuire a far progredire le cose. Stiamo cercando un quadro chiaro, da cui continuare a costruire. Quindi il messaggio è chiaro. Restiamo fedeli ai nostri principi. Difendiamo i nostri interessi. Continuiamo il lavoro in buona fede. E ci prepariamo a tutti gli scenari. Naturalmente terremo questa Camera costantemente aggiornata", ha concluso.
Il presidente Trump ha intanto annunciato ieri che entro due giorni invierà all'Unione Europea una lettera che indicherà quali dazi dovrà pagare a partire dal primo agosto. "Probabilmente mancano due giorni alla loro lettera", ha dichiarato infatti durante una riunione di gabinetto, precisando che dal suo punto di vista "una lettera significa un accordo".
Il presidente ha poi sottolineato di essere ancora in contatto con i negoziatori dell'Ue e di essere insoddisfatto delle politiche europee nei confronti delle aziende tecnologiche statunitensi. "Stiamo scegliendo dazi equi e bassi, ma alcuni Paesi potrebbero ricevere lettere con dazi del 60-70%", ha poi aggiunto.
Lunedì scorso Trump ha già inviato lettere a diversi Paesi, fra cui Giappone e Corea del Sud, con l'annuncio delle tariffe sui prodotti esportati negli Stati Uniti.
Trump ha poi anticipato nuove tariffe del 50% sulle importazioni di rame e molto più alte sui farmaci, dazi che tuttavia, ha detto, entreranno in vigore dopo almeno un anno. "Oggi ci occupiamo del rame", ha affermato in una riunione di governo in cui ha anticipato anche che presto farà un annuncio sui farmaci, estendendo le tariffe che la sua amministrazione ha già imposto dallo scorso gennaio, precisando tuttavia che lascerà tempo alle case farmaceutiche per trasferire la loro produzione negli Usa. "Daremo loro circa un anno, un anno e mezzo per venire qui, e dopo, saranno sottoposti a tariffe, tariffe molto, molto alte, tipo il 200%".