La Procura di Brescia ha disposto un nuovo sequestro dei dispositivi informatici appartenenti all’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, e agli ex carabinieri della polizia giudiziaria Giuseppe Spoto e Silvio Sapone. Il provvedimento rientra nell’inchiesta sulla presunta corruzione che avrebbe coinvolto l’ex magistrato, accusato di aver favorito nel 2017 l’archiviazione di Andrea Sempio nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi.
La decisione del procuratore Francesco Prete e della pm Claudia Moregola arriva dopo che, nei giorni scorsi, il Tribunale del Riesame di Brescia aveva annullato i precedenti sequestri di computer e tablet. Le motivazioni non sono ancora note, ma è probabile – considerato che il Riesame ha invece confermato il sequestro del materiale cartaceo – che l’annullamento sia legato a carenze formali nella richiesta della Procura.
Secondo l’avvocato Marco Casali, difensore di Spoto, l’annullamento potrebbe essere dovuto alla mancanza di elementi specifici nella richiesta, come “le parole chiave da cercare, i tempi per la restituzione dei dispositivi e il perimetro temporale dell’indagine, trattandosi di fatti risalenti”. Indicazioni che, come ricorda la Cassazione, sono necessarie per garantire che un atto così invasivo come una perquisizione informatica resti strettamente circoscritto al presunto reato contestato.




