'Ma azione penale obbligatoria e se sorgono dubbi sulla colpevolezza del primo imputato é giusto indagare'
"Senza entrare nel merito, i cittadini assistono a un paradosso, ci sono delle inchieste parallele, una si è conclusa anni fa e una persona ha subito anni di prigione, e un'inchiesta che adesso che va in una direzione opposta". Lo afferma il ministro della Giustizia Carlo Nordio, alla 16esima edizione del 'Salone della Giustizia', rispondendo a una domanda sul caso Garlasco.
"Non è responsabilità di nessuno perché ci sono processi e indagini che vanno avanti perché la verità non si è mai trovata", sottolinea il ministro secondo il quale "a un certo punto bisognerebbe avere il coraggio di arrendersi, è difficilissimo dopo 20-30 ricostruire una verità giudiziaria. Ricostruire fatti così risalenti nel tempo, specie quando coinvolgono indagini tecniche, non è cosa facile".
"L'azione penale però è obbligatoria, i pm che stanno seguendo questa seconda inchiesta sono persone serissime, e se sorgono dubbi sulla colpevolezza del primo imputato é giusto indagare", conclude il ministro sottolineando di non conoscere "le carte" e di osservare solo una situazione per il cittadino "abbastanza paradossale".
(Sci/Adnkronos)




