Attualità - 14 novembre 2025, 10:38

Vigevano, alla scuola secondaria Robecchi l'incontro col la giudice Annamaria Fiorillo

Lezione in auditorium con il giudice Annamaria Fiorillo e il commissario Marco Luciani

Vigevano, alla scuola secondaria Robecchi l'incontro col la giudice Annamaria Fiorillo

Responsabilità e proporzionalità. Queste le due parole chiave attorno alle quali ha ruotato l'incontro formativo che ha visto protagonisti gli alunni di alcune classi terze della Scuola Secondaria Robecchi e due importanti ospiti: la Giudice Annamaria Fiorillo e il commissario Marco Luciani.

“Ciascuno di noi ha delle responsabilità in ogni azione che compie - ha spiegato il magistrato - e ogni azione ha una conseguenza. Tutto sta nel comprendere il peso di ogni azione e calcolare un effetto proporzionale a tale peso. Se so comprendere questo, riesco a capire i limiti entro cui muovermi. Ogni ragazzo qui presente conosce già la differenza tra bene e male, ma spesso sottovaluta il peso delle proprie azioni e non comprende nemmeno il senso dei provvedimenti o punizioni che vengono messi in atto nei suoi confronti”.

Parole semplici, dirette ed efficaci che sono arrivate alla platea di studenti radunati in Auditorium per un incontro significativo che ha portato a riflettere su cause e conseguenze, su azioni e loro effetti. Molte le storie che la giudice e il commissario hanno raccontato ai ragazzi, dimostrando loro che una piccola azione può però sfuggire di mano e causare danni enormi. Luciani ha poi spiegato agli alunni i rischi che il web e i social in particolare nascondono facendo loro interpretare una “scenetta” al fine di riflettere su cosa sia effettivamente il bullismo e il cyberbullismo e sul loro doloroso effetto sugli altri ma anche su di sé.

Un incontro significativo quindi, seguito, nel pomeriggio, da un altrettanto importante momento di riflessione per le famiglie. La presenza di un numero non molto consistente di genitori dimostra la necessità sempre più urgente di fermarsi a riflettere sulle problematiche educative di questi ultimi anni. Se non siamo disposti a fermarci a comprendere, come possiamo aiutare questi ragazzi?

I partecipanti all'incontro tuttavia si sono detti molto soddisfatti dell'interazione con il magistrato che ha ribadito l'importanza di ascolto, responsabilità e proporzionalità nell'educazione degli adolescenti. Parlando di nuovi pericoli e nuove realtà, a volte anche sconosciute agli adulti, ha infine cercato di spronare le famiglie ad un continuo dialogo educativo basato sull'importanza dell’empatia e della comunicazione per far comprendere ai ragazzi che ad ogni causa corrisponde un effetto che ha impatto su ciascuno di noi. Una giornata densa di spunti di riflessione e stimoli di crescita che si è chiusa con un arrivederci che il procuratore onorario ha accettato molto volentieri. 

Elisa Tessarin

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