Alla scuola media Robecchi di Vigevano il passato ha incontrato il futuro, intrecciando letteratura, memoria collettiva e nuove prospettive professionali. È successo giovedì 11 dicembre, in un’iniziativa che ha saputo parlare agli studenti con linguaggi diversi ma complementari, partendo dalla Vigevano raccontata da Lucio Mastronardi per arrivare alle sfide dell’industria calzaturiera contemporanea . Il tutto grazie alla collaborazione tra la scuola di viale Libertà, il Consorzio dei Santi Crispino e Crispiniano e l’Istituto Tecnico Casale di Vigevano, che hanno organizzato attività interattive di orientamento al settore calzaturiero, dedicate agli studenti delle classi seconde.
Il filo conduttore della mattinata è stato proprio Il maestro di Vigevano, il romanzo che più di ogni altro ha saputo restituire luci e ombre del boom economico cittadino. Un’opera evocata e commentata dagli ospiti per ricostruire la Vigevano di un tempo: una città operosa, segnata dal lavoro in fabbrica, dalle ambizioni di riscatto sociale e dalle contraddizioni di un progresso rapido e spesso diseguale. Racconti, riflessioni e aneddoti hanno permesso ai ragazzi di avvicinarsi a quella stagione storica non come a una pagina lontana, ma come a una parte viva della loro identità territoriale.
Accanto alla dimensione letteraria e storica, la scuola Robecchi ha aperto uno sguardo deciso sul presente e sul domani. Nei diversi spazi dell’istituto sono stati allestiti corner tematici dedicati ai materiali innovativi, alla realtà aumentata e alle nuove professioni legate al mondo della calzatura, visitati a rotazione dalle classi seconde. Un modo concreto e coinvolgente per mostrare come un settore tradizionale sappia oggi rinnovarsi, parlando il linguaggio della tecnologia e del design .
Il momento culminante è stato il convegno “Dalla parola al passo”, ospitato nell’auditorium Mussini. Qui il dialogo tra passato e futuro si è fatto esplicito: dalla “parola” di Mastronardi, che ha narrato una Vigevano in piena trasformazione, al “passo” dell’industria calzaturiera italiana, sempre più orientata verso l’innovazione e le competenze 4.0. Hanno partecipato come relatori Sergio Dulio, che ha parlato della fabbrica 4.0, Dario Pizzetti, storico imprenditore calzaturiero, ancora oggi in attività a Vigevano, con la riflessione “Non solo calzolai”, mentre Matteo Pasca, responsabile di una scuola per stilisti di calzature, ha parlato delle professionalità del settore.
Il confronto è stato moderato da Barbara Sala, speaker radiofonica di Rtl. I relatori hanno evidenziato come “fare scarpe” non significhi più soltanto manualità, ma anche progettazione avanzata, uso di nuovi materiali e professionalità altamente qualificate .
Un’iniziativa riuscita, capace di unire memoria e orientamento, cultura e formazione. Per gli studenti della Robecchi, la Vigevano di Mastronardi non è rimasta chiusa tra le pagine di un libro: è diventata il punto di partenza per immaginare il proprio futuro, con i piedi ben piantati nella storia e lo sguardo rivolto avanti.
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