Interdittiva antimafia nei confronti di una società operante nel settore della ristorazione, con sede legale a Vigevano. Il provvedimento è stato firmato dal prefetto di Pavia, Francesca De Carlini, nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico del territorio.
Alla base dell’interdittiva, come sottolineato in una nota diffusa ieri dalla Prefettura, vi è un quadro indiziario complessivo ritenuto significativo, caratterizzato da cointeressenze, interposizioni fittizie e da un concreto rischio di infiltrazioni mafiose. Elementi che hanno portato all’adozione della misura prefettizia, finalizzata a tutelare l’economia legale e a preservare la correttezza dei rapporti con la pubblica amministrazione.
L’atto è il risultato di un lavoro costante e approfondito svolto dal Gruppo Interforze Antimafia (GIA), organismo coordinato dal prefetto e composto da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Direzione Investigativa Antimafia (DIA). Il gruppo ha il compito di analizzare e monitorare le dinamiche economiche e imprenditoriali che possono rappresentare un rischio per il sistema produttivo locale, fornendo al prefetto tutti gli elementi utili per prevenire tentativi di infiltrazione criminale.
Il provvedimento interdittivo comporta rilevanti conseguenze sul piano amministrativo, impedendo alla società destinataria di intrattenere rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione e di accedere a benefici, contributi o finanziamenti pubblici. Un’azione che si inserisce nel più ampio impegno delle istituzioni per garantire legalità, trasparenza e sicurezza nel territorio pavese.




