Ultim'ora - 30 dicembre 2025, 17:59

Ex Ilva, via libera a trattativa esclusiva con Flacks: sindacati preoccupati

Ex Ilva, via libera a trattativa esclusiva con Flacks: sindacati preoccupati

(Adnkronos) - L’ex Ilva torna sull’ultimo miglio della pista. I commissari straordinari di Acciaierie d’Italia, a quanto si apprende, hanno ricevuto il via libera dai comitati di sorveglianza per avviare il negoziato in via esclusiva con il gruppo Flacks, uno dei due pretendenti - insieme al fondo Bedrock - per l’intero complesso delle acciaierie.  

Il gruppo di Miami, sulla sua pagina Linkedin, parla di un “accordo” raggiunto con il governo italiano che “garantisce il futuro di una piattaforma industriale storica”, ma fonti qualificate precisano che in realtà la trattativa deve, ora, approfondire tutti i principali nodi del dossier: il ruolo dello Stato, le tempistiche degli investimenti, la gestione degli occupati. Si punta - viene spiegato - a chiudere tutto l'iter entro il mese di gennaio; a quel punto, dopo i confronti con imprese e sindacati, si potrà procedere con la notifica di golden power e il passaggio con l'Antitrust europeo, e infine con la definitiva assegnazione, per arrivare a consegnare gli impianti nel primo quadrimestre del 2026. 

A dare i dettagli dell’offerta presentata è lo stesso fondatore, Michael Flacks, in una recente intervista. Dettagli poi confermati dalla stessa società sui propri canali social. La proposta avanzata infatti prevede “circa 8.500 lavoratori qualificati e rafforza le catene di approvvigionamento europee fondamentali per i settori automobilistico, edile e delle infrastrutture", e un investimento "fino a 5 miliardi di euro per modernizzare le operazioni, compresi l'elettrificazione e l'ammodernamento dei forni, promuovendo la decarbonizzazione, l'efficienza e la crescita sostenibile", si legge. Il governo italiano "rimarrà un partner strategico con una quota del 40%", con la possibilità, da parte del fondo, di acquisto futuro, proprio a "testimonianza della nostra attenzione alla partnership industriale a lungo termine". L’obiettivo “è investire a lungo termine, modernizzare in modo responsabile e garantire un futuro duraturo a questo storico stabilimento siderurgico". 

Per ora dal ministero delle Imprese e del Made in Italy nessun commento: le bocche sono cucite. Le tute blu, invece, danno voce ai propri timori e chiedono di essere convocate a Palazzo Chigi. La preghiera è unanime: “Non si ripetano gli errori del passato” (cioè, non si faccia un Mittal bis). “È inaccettabile che le trattative avvengano con fondi speculativi alle spalle dei lavoratori. Ora più che mai è necessaria la costituzione di una società a maggioranza pubblica al fine di garantire la continuità industriale per la decarbonizzazione e l’occupazione”, è il commento di Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia della Fiom.  

La scelta dei commissari “ci preoccupa per molti aspetti”, spiega Rocco Palombella, leader Uilm. Sia perché “si tratta, di fatto, dell’unica proposta presentata per l’acquisto dell’intero gruppo ex Ilva” sia perché Flacks è “un fondo di investimento, senza alcuna solidità industriale e che, per di più, non si è mai occupato di acciaio". Soprattutto, non ci sono carte: “Non abbiamo dettagli sul piano industriale presentato, se non titoli o indiscrezioni di giornali e agenzie”, denuncia il segretario generale, che avverte: “Non lasceremo il destino di 20mila lavoratori nelle mani di un fondo di investimento. È fondamentale un ruolo centrale dello Stato nella futura società, con poteri effettivi e vincolanti per garantire la decarbonizzazione, il risanamento ambientale e la piena tutela occupazionale dei lavoratori diretti, dell’appalto e in Ilva As".  

Un punto, quest’ultimo, stressato anche dalla Fim: “E' importante capire anche quale sarà il ruolo del governo e chi dovrà finanziare e come gli investimenti che devono essere fatti", osserva il segretario nazionale dei metalmeccanici di Via Po, Valerio D'Alò, che invita a “ragionare di piani e non di nomi, di rilancio produttivo, di decarbonizzazione, di occupazione per tutti i lavoratori coinvolti, siano essi diretti, di Ilva in Amministrazione straordinaria, o degli appalti”. (di Martina Regis) 

 

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