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In Breve

| 05 aprile 2019, 11:17

SANT'ANGELO LOMELLINA - LEGGENDE - Il paese delle streghe -

tratto da storiedilomellina.altervista.org

SANT'ANGELO LOMELLINA - LEGGENDE - Il paese delle streghe -

Poco distante da Castel d'Agogna, immerso nella pianura Lomellina, sorge il paese di Sant'Angelo.
Una cittadina rurale, abitata da poco più di 900 persone.
Le prime notizie documentate sul paese sono antecedenti all'anno Mille, quando Sant'Angelo era "una roccaforte con muraglie grossissime di calce viva e sassi con colli di varie dimensioni a schiena di pesce". Si chiamava allora Castel Sant' Angelo ed era posto a difesa dei vicini monasteri benedettini. Quasi certamente esisteva già in epoca romana". Insomma, Sant'Angelo, insieme a Lomello, è un paese piccolo, ma denso di storia.
Ma la Leggenda, che potrebbe sconvolgere l'attuale pace che vige nel paese agricolo, lo vedeva come un paese di Streghe. Il paese più potente sotto quell'aspetto.
La più forte di tutte le streghe, la "Regina" , aveva un piano malefico, che avrebbe concesso al Diavolo di impossessarsi della popolazione: dopo aver fatto prendere i voti alla nipote, così da escluderla dal paese e salvarla dai suoi intenti, si  fece ingravidare dal prete del paese. Se il Diavolo prende un uomo di Dio, prende anche il suo gregge. Così da allora Sant'Angelo fu soprannominato "il Paese del Diavolo".
Con il passare degli anni le leggende, vennero messe da parte, per lasciare tempo e spazio alla vita di agricoltura di cui è "formato" questo paese.
Finchè, non molti anni fa, la leggenda venne ritrovata...
Incuriositi, alcuni abitanti del luogo, iniziarono a cercare spiegazioni, a cercare di capire il fondo di verità che si nasconde sempre dietro alle leggende.
E fu così, che qualcosa vennero a scoprir...
Ciò che segue è quello detto da una donna del paese, interessata alla leggenda... per evitare di mettere a rischio la sua privacy ho deciso di lasciare solo le iniziali del nome (A.M.)
"Era un sabato sera, di luna piena... me lo ricordo perchè era una di quelle notti d'estate, che spingono le persone a mettersi sul balcone e a rilassarsi...
Davanti a me sorgeva il vecchio mulino del paese. Una struttura, abbandonata.
Ebbene quella sera sembrava che nel mulino vi fosse qualcuno, vedevo al suo interno luci, simili a candele.
Forse ero stanca? O forse era vero?... Decisi di chiamare mio marito, e chiedere se anche lui vedeva quello che vedevo io... Anche lui confermò la mia teoria, nel mulino vi era qualcuno.
Lasciammo stare, decidemmo di rientrare in casa senza più pensare alla strana vicenda... Ma l'indomani, mentre passeggiavo con il cane sempre in zona del vecchio mulino, vidi entrare il parroco del paese... Stupita di questa cosa cercai di stare nella zona, finchè il Don, non uscì dal mulino, con in mano un "portabrace", sporco di cera e cenere..."Ebbene, ciò che ha visto questa donna era collegato alla leggenda?!
E' strano come in un mulino abbandonato da anni, vengano effettuati "presunti riti", a cui partecipa anche un prete...
Allora forse la leggenda di Sant'Angelo Lomellina, non è proprio così leggenda?...
Forse siamo davanti ad uno di quei casi ove, la realtà e la leggenda si uniscono... e dove l'uomo rifiuta di credere alla realtà per far spazio alla fantasia?...
Non lo sapremo, finchè qualcun altro, munito di coraggio e voglia di scoprire, non deciderà di frugare, nei ricordi della storia, arrivando magari ad un passo da quello che è il limite che distingue la realtà dalla fantasia.....

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