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Attualità | 14 dicembre 2017, 15:04

Il comune perde le cause di lavoro contro i dipendenti, il cittadino paga i risarcimenti

Esplode la polemica a Vigevano dopo che il consiglio comunale ha dovuto votare debiti fuori bilancio per riconoscere risarcimenti ai dipendenti che hanno vinto cause di lavoro. La giunta valuta azioni di rivalsa nei confronti dei responsabili

Il comune perde le cause di lavoro contro i dipendenti, il cittadino paga i risarcimenti

Le ultime due sono state quelle promosse dal commissario capo della polizia locale Gianluca Mirabelli (ingiustamente demansionato dal comandante Pietro Di Troia) e dagli addetti dell’ufficio anagrafe (che non avevano ricevuto i premi previsti per il lavoro svolto nel corso del censimento 2011), ma l’elenco è molto lungo: si tratta delle cause di lavoro che i dipendenti comunali hanno promosso e vinto contro il comune di Vigevano negli ultimi anni. Il consiglio comunale ha votato per dare il via libera ai risarcimenti per le due sentenze relative ai casi di cui sopra, ma è probabile che non sia finita qui.

La minoranza ovviamente non ci sta. Per Valerio Bonecchi è “la dimostrazione che qualcosa non va, che non c’è un governo della macchina comunale”. Luca Mazzola del Movimento 5 Stelle va sul pratico: “I cittadini stanno pagando il conto perché ci sono stati dei contrasti sul luogo di lavoro tra un dirigente responsabile e dei suoi dipendenti”. Stefano Bellati (Progetto Vigevano) chiede, visto lo scontento del corpo personale, che si faccia una concertazione con i sindacati per cercare di risolvere il problema.

Anche la maggioranza dà segnali di insofferenza per questa situazione. Il debito lo pagheranno i cittadini, ma a votarlo sono i consiglieri comunali, che se ne assumono la responsabilità evidentemente non a cuor leggero: “Chiediamo ai dirigenti di fare più attenzione”, ha detto il capogruppo della Strada Verso Milano Carlo Cavigliani.

L’assessore al bilancio Alessandrino spiega che le situazioni di tensione venutesi a creare negli ultimi anni sono anche figlie della carenza di personale dovuta al blocco del turn-over, e che le assunzioni che il comune ora ha cominciato a poter fare stanno migliorando il quadro. Furio Suvilla, che è assessore al personale, ha dichiarato che per le cause ancora pendenti si cercheranno accordi bonari, in modo da non arrivare a sentenza. Non si esclude che il comune possa rivalersi nei confronti dei dirigenti che hanno preso le decisioni poi condannate dal tribunale del lavoro, ma Suvilla ha ammonito che “non sono cose che vanno fatte con leggerezza: la sentenza – in riferimento specifico al caso Mirabelli – Di Troia – è arrivata da poco, vanno studiate le motivazioni”.

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