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Economia | 12 luglio 2019, 07:00

Due lombardi doc per avvicinarsi al big match tra Inter e Juve

Entrambi nati a Crema, entrambi hanno scritto pagine indimenticabili nella storia delle rispettive squadre

Due lombardi doc per avvicinarsi al big match tra Inter e Juve

Entrambi nati a Crema, entrambi hanno scritto pagine indimenticabili nella storia delle rispettive squadre. Stiamo parlando di Riccardo Ferri e Alessio Tacchinardi, due lombardi doc che sono stati intervistati da blog sportivo L’insider.

Chi meglio di loro, infatti, per approcciarsi alla partita storicamente più sentita del campionato italiano. Probabilmente, a livello di tensione e di atmosfera, anche per la rivalità che si è creata nel corso degli anni, la sfida tra Inter e Juventus rappresenta sempre qualcosa di magico, anche se porta sempre a un gran numero di sfottò tra i tifosi delle due squadre. Un’intervista, quella portata dall’operatore online, uno dei migliori per quanto riguarda le scommesse calcio, che si può anche assaporare direttamente grazie a questo video:

Il significato del derby d’Italia e i migliori ricordi

Come ha messo in evidenza Riccardo Ferri, si tratta di una partita in cui la posta in palio è sempre molto importante. Non è un caso, infatti, che l’ex difensore interista usi proprio il termine “esame”, visto che si avvicina notevolmente a una simile situazione per i giocatori di entrambe le squadre, che vengono “testati” soprattutto a livello mentale e di tenuta psicologica, visto che in questi match non bisogna certo entrare in campo con troppo timore, altrimenti il rischio che si corre è quello di finire completamente fuori dal gioco. Insieme al derby di Milano con il Milan, è una di quelle partite su cui ci si focalizza fin da quando escono i calendari a inizio stagione.

Anche per Alessio Tacchinardi si tratta di una partita veramente fantastica, soprattutto per via del fatto che si prepara da sola. Insomma, l’ex centrocampista della Juve mette in evidenza come non ci sia bisogno di poi tutti questi stimoli, dato che certi match ci devono essere naturalmente, dovendo sfidare altri grandissimi giocatori, la competizione è molto alta, la partita è molto sentita, con due società che lavorano giornalmente in modo professionale per misurarsi e superarsi l’una con l’altra. 

Per Ferri il miglior ricordo è l’11 novembre 1984, una data storica dove realizzò il primo gol in Serie A e l’Inter batté la Juve con la doppietta di Rummenigge e il gol di Collovati. Ferri mise la “museruola” pure a Platini e fu una partita indelebile.

Tacchinardi, invece, essendo stato da ragazzino tifoso della Juventus, realizzò il suo grande sogno di giocare un simile match e di andare pure a segno il 14 aprile 2001 quando, al Delle Alpi, la Juve vinse la partita 3-1. Ad aprire le marcature fu proprio il centrocampista di Crema, seguito da Del Piero e Inzaghi.  

Il ricordo peggiore nel derby d’Italia

Per Riccardo Ferri c’è una data ben precisa che è associata a questo ricordo non proprio piacevole. È il 24 marzo 1985, quando l’Inter perse la sfida contro la Juventus, che si impose con il punteggio di 3-1 grazie alle segnature di Boniek, Tardelli e Briaschi. Tra l’altro, fu l’anno dello scudetto del grande Verona, con il Torino che giunse alle sue spalle e, al terzo posto, si classificò proprio l’Inter. Per Tacchinardi è un ricordo un po’ particolare, perché la partita andò anche bene per la Juve, ma lui non poté prendervi parte per via di una sciocca ammonizione presa nella giornata precedente che gli costò il big match, quello del fallo non fischiato di Iuliano su Ronaldo, e il dispiacere di non aver preso parte a quella partita che ha segnato un po’ la storia anche del nostro calcio.

 

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