"Attenzione agli stickers che scarichi, crei o condividi: posta con la testa e non seguendo mode che possono creare gravi conseguenze". A lanciare l'invito a vigilare su ciò che i ragazzi - adolescenti ma spesso anche ragazzini più piccoli - condividono attraverso le applicazioni di messaggistica, è la Polizia di Stato che, nella pagina dedicata al mondo dell'informatica (https://www.commissariatodips.it/) segnala gli aspetti pericolosi e spesso penalmente rilevanti che derivano dalla creazione e condivisione di "stickers", adesivi digitali gratuiti, creati dai singoli utenti attraverso il montaggio di foto, disegni e messaggi.
All'attenzione della Polizia di Stato, infatti, sono arrivati stickers a contenuto offensivo, violento, discriminatorio, antisemita, nonché pedopornografico.
"Questo tipo di attività sta ricevendo il consenso degli utenti preadolescenti e adolescenti, i quali spesso ne fanno un uso improprio, diffondendo adesivi digitali dai contenuti illeciti (pedopornografici, xenofobi, discriminatori, etc.), comportamenti, questi, che configurano reati gravi".
L'invito rivolto dalla Polizia a genitori e insegnanti è a sensibilizzate i ragazzi a un uso consapevole della Rete e, in particolare, dei sistemi di instant messaging (Whattsapp, Telegram……..); vigilare sul materiale (video, foto, stickers..) che i ragazzi condividono; e rivolgersi subito alle Forze dell’Ordine per segnalare situazioni riconducibili a tale fenomeno.
Consigli analoghi vengono rivolti ai ragazzi ai quali si raccomanda anche di non create né partecipare a “gruppi” il cui fine è la diffusione di immagini a sfondo sessuale, razzista e offensive nei confronti di persone diversamente abili; e non diffondere o scaricate stickers di tale contenuto. "Se siete a conoscenza che avvengano tali fenomeni tra i vostri amici, parlatene con un adulto di riferimento (genitore, docente, allenatore…..)", è il consiglio delle forze dell'ordine. Un modo per evitare conseguenze - anche penali - assai gravi.