“Ogni 1 gennaio si fa la triste conta di vittime e feriti in Italia legati all’uso di petardi e altri materiali fatti esplodere per festeggiare l’arrivo del nuovo anno – spiega il Codacons – Molti Comuni hanno già deciso di porre uno stop alla scia di sangue che puntualmente si registra a Capodanno, emettendo ordinanze che vietano i botti, ma ancora non basta.
Chiediamo a tutti i sindaci di adeguarsi a tale misura di civiltà e fare altrettanto, attraverso provvedimenti di divieto che tutelino prima di tutto la salute umana, e poi anche l’ambiente. Ricordiamo infatti che i fuochi d’artificio provocano un pericoloso aumento delle polveri sottili, al punto che il primo giorno dell’anno nelle città si supera il limite di legge di 50 microgrammi al metro cubo fissato per il PM10, con un valore, a seconda della zone, da doppio a triplo rispetto alla media del periodo”.
Senza contare il danno che tali botti fanno agli animali, come cani e gatti, letteralmente terrorizzati dall'utilizzo di questi materiali.
Il Codacons chiede inoltre a Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza un tour de force e uno speciale dispiegamento di forze nei prossimi giorni per effettuare controlli a tappeto e sequestrare i botti pericolosi in tutte le città d’Italia.