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Attualità | 15 marzo 2020, 21:22

Fontana: «In pochi giorni 140 nuovi respiratori. Ospedale al Portello, attendiamo una risposta da Roma ma ci stiamo muovendo»

Il governatore della Lombardia: «Un conto è vivere drammaticamente sul campo la situazione delle persone che soffrono e purtroppo muoiono e altro conto è viverla in una parte del Paese dove forse non si percepisce la gravità di questo fatto. Ma ci stiamo parlando e attendiamo risposte»

L'incontro del tardo pomeriggio fuori da Palazzo Lombardia tra Attilio Fontana e una pattuglia di carabinieri in servizio: «Grazie per quello che state facendo»

L'incontro del tardo pomeriggio fuori da Palazzo Lombardia tra Attilio Fontana e una pattuglia di carabinieri in servizio: «Grazie per quello che state facendo»

«Un conto è vivere drammaticamente sul campo la situazione delle persone che soffrono e purtroppo muoiono e altro conto è viverla in una parte del Paese dove forse non si percepisce la gravità di questo fatto»: sono alcune delle parole pronunciate in serata da Attilio Fontana per rispondere a chi chiedeva a che punto fossimo sulla creazione dell'ospedale di terapia intensiva nei padiglioni della Fiera al Portello, per cui mancano ancora i macchinari fondamentali e più costosi, cioè i respiratori.

Prima di fare il punto sui colloqui con Roma, Fontana ha voluto sottolineare l'incontro con alcuni carabinieri in servizio fuori da Palazzo Lombardia. Ecco le parole del presidente della Regione.
 
«Ho incontrato una pattuglia di carabinieri in servizio, li ho salutati a nome di tutti i lombardi e degli italiani per il grande lavoro che stanno facendo anche nel convincere a rispettare le misure approvate quei pochi che ancora non lo fanno».

«Ho avuto un colloquio telefonico con il nuovo commissario per l'emergenza nominato dal governo, Domenico Arcuri, e con lui abbiamo trattato la consegna di alcuni respiratori che serviranno per integrare le rianimazioni dei nostri ospedali: ci ha dato conferma che grosso modo entro una settimana arriveranno 140 di questi macchinari».

«Sul nuovo ospedale alla Fiera di Milano, non abbiamo ancora avuto risponde: il commissario ha chiesto ulteriore tempo per capire se è nelle condizioni di rispondere alle nostre esigenze o meno. Ci darà un'indicazione martedì».

«Stiamo cercando anche autonomamente di recuperare nuovi respiratori, anche quelli che mancano per aprire l'ospedale al Portello: dobbiamo attrezzarci per realizzare tanti nuovi posti di rianimazione visti i numeri del contagio, anche oggi in progressione».

«C'è anche da dire che si fa veramente fatica a recuperare sul mercato questi macchinari fondamentali: adesso che il problema non è più solo italiano, ciascuno dei produttori tende a trattenere ciò che serve al proprio Paese».

«Essendo quello della Fiera un grosso ospedale adattato alla rianimazione potrebbe essere utile alla nostra regione ma anche, dio non voglia, anche ad altre parti del Paese, qualora dovessero andare in sofferenza ed essere carenti di posti letto di rianimazione».

«Alla Fiera un modulo è già pronto: se avessimo la disponibilità dei respiratori per la rianimazione e degli allacciamenti, partiremmo subito. Se ci facessero avere i respiratori, che stiamo cercando in tutto il mondo (alcune aziende devono darci risposta), in 5-7 giorni potremmo concludere il tutto e partire».

redazione online Varese

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