Contrordine, almeno in Lombardia, sulla vendita al dettaglio di semi, piante, fiori e fertilizzanti nei punti vendita e nei vivai rispettando tutte le norme sanitarie in vigore. Il Governo aveva dato il via libera, la Regione no: dopo che la stessa Coldiretti, come vi avevamo raccontato , ha annunciato che «la vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, ammendanti e di altri prodotti simili è consentita in supermercati, mercati, punti vendita e vivai», la Regione Lombardia ha stoppa tutto. In Regione vivai e negozi restano chiusi: possibile solo la vendita online.
Quindi, nonostante «l’art. 1, comma 1, lettera f, del Dpcm del 22 marzo 2020 ammetta espressamente l’attività di produzione, trasporto e commercializzazione di “prodotti agricoli”, consentendo quindi la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti etc.», la Lombardia sceglie una linea più dura a causa dell'emergenza Coronavirus e per evitare il diffondersi del contagio.
«In ottemperanza all'ordinanza regionale del 21 marzo che ha introdotto limitazioni ancora più stringenti per contrastare la diffusione del coronavirus - dice in una nota la stessa Regione - sul territorio regionale l'attività floricola e di florovivaismo è ammessa soltanto per quanto riguarda la produzione e la vendita a domicilio, essendo il comparto assoggettato alla produzione agricola. Non è invece ammessa, in Lombardia, l'apertura dei punti vendita al dettaglio».
Di più: la stessa Regione ricorda che sono «sospese anche le attività di manutenzione del verde urbano, essendo chiusi tutti i cantieri. Pertanto si rinnova l'invito alle amministrazioni comunali a rispettare queste normative salvaguardando le disposizioni contrattuali in essere con le imprese florovivaistiche».
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