L'Osservatorio nazionale sulla Salute elabora un nuovo modello previsionale sulla fine dei contagi che non autorizza a lasciarsi andare a un particolare ottimismo. Il Covid sembra del tutto insensibile alla voglia di una Fase 2 che si respira tra le persone costrette a ormai cinque settimane di stop forzato.
Le prime regioni ad arrivare al traguardo degli zero contati, entro fine aprile, sarebbero Basilicata e Umbria, le ultime Lombardia e Marche, a fine giugno. E se in buona parte delle regioni del Centro Sud l'azzeramento potrebbe arrivare tra la terza settimana di aprile e la prima settimana di maggio, non così fortunato è il Nord: in Emilia-Romagna non prima della fine di maggio, così come in Veneto e Piemonte (per le quali la data dello zero contagio è ipotizzata intorno al 21 maggio). Non prima del 28 giugno la fine dei contagi in Lombardia, ma anche nelle Marche dove il trend in diminuzione è particolarmente lento.
Il modello dell'Osservatorio si basa sull'esame dei tempi di discesa dei contagi, non sul valore assoluto del numero di persone che hanno contratto il virus: per questo anche la Provincia Autonoma di Bolzano dovrebbe avvicinarsi all'azzeramento a partire dal 28 maggio, nonostante il numero di positivi sia basso in valore assoluto.
Prospettive migliori, ovviamente, nel centro sud: in Sardegna e Sicilia lo zero dovrebbe arrivare rispettivamente 29 e 30 aprile; Calabria il primo maggio; in Puglia e Abruzzo il 7 maggio; in Campania il 9 maggio; intorno al 12 maggio nel Lazio.
Il problema del modello statistico è però che è stato elaborato sulla base dei dati raccolti durante il lockdown: "eventuali misure di allentamento renderebbero le proiezioni non più verosimili", mettono in guardia gli autori dello studio.













