Attilio Fontana si avvicina quasi accelerando il passo e applaudendo i volontari della Protezione civile di Codogno, radunati sul sagrato della chiesa, che a loro volta applaudono: il presidente della Regione li indica uno per uno («A voi» ripete più volte, a voce alta, indicando che gli applausi sono tutti per loro, non per lui) e, poi, insieme al sindaco del comune Lodigiano, Francesco Passerini, si lascia andare alla commozione, sfogando così mesi durissimi per tutti.
La giornata del presidente Fontana, che ha celebrato il 2 giugno insieme a Mattarella e ai sindaci dei dieci comuni dell'ex zona rossa nel paese in cui è stato scoperto il primo caso di Coronavirus, è finita così in un abbraccio che, dopo mesi di sofferenza per tutti, ha rappresentato forse anche un momento in cui liberare le emozioni per il governatore varesino. «Ragazzi, siete stati bravissimi» ha detto Fontana alle donne e agli uomini in pettorina gialla. «Grazie presidente» ha risposto qualcuno, ma Fontana ha immediatamente replicato «macché grazie, siete stati la parte migliore di questo paese. Prima di tutti vi siete mobilitati nelle primissime ore dell'emergenza, qui e in ogni provincia lombarda. Davanti a voi non ho parole, tranne una: grazie».
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