Vuole un cellulare nuovo, la madre si rifiuta di comprarlo e lui reagisce impugnando un coltello e minacciando la donna di morte insieme alle sorelle. E' successo nel tardo pomeriggio di ieri a Gallarate.
Un pomeriggio di follia che non è finito in tragedia grazie al pronto intervento degli agenti del Commissariato cittadino di polizia, chiamati da una donna che ha riferito della lite in corso tra il fratello e la madre all’interno di un appartamento del centro. Gli agenti si sono precipitati sul posto e, mentre erano a pochi metri dal luogo dell’intervento, la donna ha contattato nuovamente il 112, riferendo che il fratello stava brandendo un coltello e la situazione stava degenerando.
Una volta entrati nel palazzo al piano terra dell’edificio, gli agenti hanno chiaramente sentito provenire dai piani superiori delle forti grida e dei rumori riconducibili a colpi violenti sferrati contro una porta. Senza esitare hanno cominciato a salire di corsa le scale e al quinto piano si sono trovati di fronte e un uomo con maglietta strappata che brandiva nella mano destra un lungo coltello da cucina.
Gli agenti gli hanno subito intimato di posare a terra il coltello. Lui però non ha ceduto e ha continuato a brandire la lama. I poliziotti si sono dimostrati determinati e pronti a reagire: a quel punto l'esagitato ha buttato il coltello ed è stato immobilizzato e ammanettato. L’uomo, un ventottenne marocchino residente a Gallarate, è stato accompagnato in Commissariato per essere fotosegnalato.
Dalle testimonianze rese dalla madre e dalle sorelle dell’aggressore, gli agenti sono riusciti a ricostruire quanto successo. A dire delle tre donne il giovane era tornato a casa nel pomeriggio insistendo con la madre affinché gli comprasse un nuovo cellulare.
Al rifiuto ricevuto ha reagito con un’escalation di danneggiamenti in casa, fino a minacciare di morte la madre e le due sorelle con il coltello. Con una scusa la madre è riuscita a farlo uscire dall’appartamento, nel quale si è chiusa a chiave con le figlie. Così l’uomo ha iniziato a inveire contro di loro continuando a colpire con forza la porta d’ingresso dell'appartamento fino a che non è stato bloccato dagli agenti.
L'uomo è stato indagato in stato di libertà per i reati di minaccia aggravata, danneggiamento, maltrattamenti in famiglia e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.