Cosa accadrà da giovedì 7 gennaio, dopo che sarà scaduto il decreto di Natale valido fino all'Epifania (zona rossa in tutta Italia tranne lunedì 4 gennaio, quando saremo in fascia arancione)? Certamente le regioni torneranno nelle fasce gialla, arancione o rossa dopo la valutazione dell'andamento dei contagi nei singoli territori in base ai 21 parametri, che potrebbero anche essere rivalutati o rimodulati: la decisione è attesa per martedì 5 gennaio, quando si monitoreranno gli ultimi dati.
Le regioni più a rischio, con un un indice Rt superiore a 1, sono Veneto, Liguria e Calabria ma anche in Lombardia, Puglia e Basilicata l'indice risale anche se, a oggi, potrebbero ancora "salvarsi" e rientrare in zona gialla, quella che permette la riapertura di bar e ristoranti fino alle 18 (il coprifuoco sarebbe confermato dalle 22 alle 5). Per quanto riguarda l'orario dei negozi, si tornerebbe alla chiusura entro le 20.
Capitolo scuola: pare certa la riapertura con il 50% delle presenze massime consentite dopo il varo del piano dei trasporti in collaborazione con le prefetture. Le palestre, le piscine, i musei e i teatri dovrebbero invece continuare a restare chiusi, così come gli stadi. E lo sci? Forse sarà possibile praticarlo nelle zone gialle dopo la metà del mese, probabilmente dal 18.