Con il ritorno in Lombardia della zona rossa, torna anche la chiusura dei laboratori di toelettatura nonostante gli esercizi commerciali di animali domestici e quelli per alimenti possano restare aperti.
«Una situazione assurda che, come nei precedenti lockdown, si ripete - denuncia in una nota Davide D’Adda, presidente di Acad, l’associazione dei commercianti di animali domestici e toelettatori aderente a Confcommercio - ed anche questa volta risulta incomprensibile il motivo del divieto. Recandosi in un laboratorio di toelettatura, oltretutto, non si crea alcun assembramento e conseguente rischio: si consegna l’animale e lo si recupera a lavoro completato». D’Adda ricorda i numeri del Pet: «settore che in Lombardia annovera più di mille toelettatori professionisti e un totale di quasi 4 mila attività commerciali dedicate agli animali domestici». Sono circa 1 milione e 900 mila in Lombardia gli animali di affezione. «La riapertura del servizio di toelettatura – sottolinea D’Adda – è una necessità per il benessere e la salute dei nostri animali. Un’attività che dev’essere svolta da professionisti». Con la chiusura forzata dei laboratori di toelettatura Acad teme fortemente il proliferare della toelettatura abusiva negli appartamenti: «fenomeno – conclude D’Adda –pericoloso e assolutamente da contrastare».