Un piccolo "ristoro" arriva a tutti gli Italiani che possiedono un animale domestico: nel 2021 sarà possibile scaricare le spese veterinarie e per i farmaci in misura maggiore rispetto al passato. La legge di bilancio ha infatti approvato il tetto di spesa detraibile dalle imposte con una maggiorazione di 50 euro. Ma non solo: ci sono già proposte da valutare su un possibile abbassamento dell'Iva applicata su altri prodotti di uso quotidiano e sui servizi veterinari per adeguarsi al resto di molti paesi d'Europa.
Come funziona
Sarà possibile detrarre le spese veterinarie fino ad un massimo di 500 euro in misura del 19% dalle imposte IRPEF al pari delle altre spese sanitarie. Non cambia il tetto della franchigia che resta a 129,11 euro, mentre aumenta il massimo che viene portato da 500 a 550 euro che però entrerà in vigore nel 2021 quindi sarà possibile indicarlo nel 730 2022.
I medicinali ad uso veterinario vanno sempre pagati per intero in quanto non c'è una legge al momento che ne regolamenta una eventuale esenzione anche nel caso fossero farmaci salvavita che l'animale dovrà assumere regolarmente per molti anni. Per questo si sta portando da tempo in discussione una proposta di legge che dovrebbe prevedere la possibilità di avere anche prescrizioni generiche e di conseguenza farmaci meno costosi anche per quanto riguarda quelli per uso esclusivamente veterinario.
L'ammissione delle spese sanitarie non solo veterinarie, in detrazione di imposta vales esclusivamente se effettuate con mezzi che possono essere successivamente tracciati come carta di credito, bancomat, bonifici bancari ma anche assegni di conto corrente o circolari. Queste includono: visite ed esami di laboratorio effettuate dai veterinari o da strutture accreditate, vaccinazioni, microchip di identificazione obbligatorio per l'anagrafe canina, eventuali interventi chirurgici. Per quanto riguarda i dispositivi medici sanitari e i farmaci sono ammessi alla spesa solo quelli prescritti dal veterinario, che in qualche caso possono comprendere anche specifici integratori e antiparassitari. Quindi si consiglia di munirsi sempre di ricetta, quando possibile, al fine di poter inserire questi prodotti nelle spese detraibili tramite scontrino cosiddetto “parlante” che viene fornito dalle farmacie.
Inoltre sono in corso altre proposte, che potrebbero essere discusse ed approvate durante il 2021 a favore del benessere degli animali e per aiutare le famiglie con bassi redditi a sostenere le spese per il mantenimento e per favorire le adozioni dai rifugi e dai canili e prevenire il fenomeno del randagismo con una “social card” dedicata ai proprietari spendibile per alimenti e altri accessori o servizi ed inoltre promuovendo campagne di adozione e sterilizzazione ma soprattutto abbassando i costi dell'IVA sui prodotti ad uso animale come i mangimi e sui servizi sanitari.
La necessità della proposta di legge è stata promossa da varie associazioni come la la LAV (lega anti vivisezione) ma anche dall'AMVI (associazione medici veterinari italiani) ed è appoggiata da molti parlamentari che hanno già firmato formando un intergruppo per i diritti degli animali indipendente dal partito di appartenenza.