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Attualità | 04 febbraio 2021, 14:33

Conte: "Io ci sono e ci sarò, non sarò un ostacolo per Draghi"

Il premier dimissionario ha preso posizione a favore del nuovo esecutivo, auspicando un governo politico e rilanciando l'alleanza M5s, Pd e Leu

Conte: "Io ci sono e ci sarò, non sarò un ostacolo per Draghi"

Il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi inizierà nel pomeriggio le consultazioni con i partiti per trovare una maggioranza stabile in grado di sostenere il suo primo governo ma, poco prima delle 14, è già avvenuto un fatto sostanziale: il premier dimissionario Giuseppe Conte, in un incontro con la stampa organizzato davanti a Palazzo Chigi, ha prima ringraziato il presidente della Repubblica Mattarella e poi ha dichiarato apertamente il suo sostegno al nuovo esecutivo.

"Io ci sono e ci sarò - ha detto Conte - e chi mi descrive come un ostacolo al nuovo governo non mi conosce: io non sono un sabotatore, i sabotatori sono altrove. Ieri ho avuto un lungo incontro con Draghi, un colloquio aperto, gli ho fatto gli auguri di buon lavoro".

Conte ha quindi auspicato che il nuovo governo non sia tecnico ma politico e che persegua gli obiettivi dell'alleanza che ha unito Pd, Movimento 5 Stelle e Leu nel governo giallorosso. Un patto per lo sviluppo sostenibile dell'Italia che, a suo avviso, deve essere portato avanti, continuare. 

La presa di posizione di Conte apre nuovi scenari soprattutto per gli esponenti dei 5Stelle, divisi fra il sostegno a Draghi e l'aperta opposizione al nuovo esecutivo affidato a un ex banchiere, il più illustre esponente di quel mondo finanziario considerato il più acerrimo dei nemici da molti pentastellati.

Vedremo quindi come la situazione evolverà nei prossimi giorni: voci ufficiose parlano di un ruolo per Conte all'interno del governo Draghi, un ministero o addittura un incarico da vicepremier, oppure un posto da commissario europeo al posto di Paolo Gentiloni, richiamato in Italia proprio per entrare nella squadra di Draghi. Quel che è certo è che Conte "c'è e ci sarà" come lui stesso ha detto, e non si arroccherà nè a fare il leader di un M5S all'opposizione nè di un ipotetico partito personale a cui alcuni sondaggi hanno già attribuito un 10% di consensi. 

Il fatto è che, insieme al sostegno di Conte, arriverebbe a Draghi anche quello di almeno una parte del M5s, rendendo possibile la replica in Italia della cosiddetta maggioranza "Ursula", formata da Pd, M5S, Leu, Forza Italia e Italia Viva. Ma con un ruolo molto meno determinante per Matteo Renzi e i suoi.

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