Dopo il Covid aumenteranno i frontalieri italiani in Svizzera. La tendenza è stata oggetto di un servizio andato in onda sulla RSI, la Radiotelevisione svizzera. Un fenomeno già in corso da una ventina di anni dopo che la Svizzera ha aderito all'accordo di libera circolazione delle persone. «Da allora - spiega il servizio della RSI - sono di nuovo ripresi gli arrivi, soprattutto nei settori dove vi è penuria di personale locale qualificato: ai manovali e operai giunti nei decenni passati sono quindi subentrati i laureati delle università italiane».
Ora però la pandemia ha rimescolato le carte. I Comitati degli italiani all'estero (Comites), rimarcano che «la grave crisi indotta dal Covid-19, che sta colpendo duro soprattutto nella vicina Italia, provocherà nei prossimi mesi un'ondata migratoria verso la Svizzera». Una conferma arriverebbe dai dati del 2020, anno che ha visto numerose richieste - via mail - alle aziende svizzere e di consulenze telefoniche alle organizzazioni degli italiani nella Confederazione.
«Non appena terminerà la fase acuta dell'emergenza sanitaria – aggiunge ancora il servizio della Rsi - si assisterà a una nuova migrazione. Non si tratta più però di neolaureati con un posto assicurato ma verosimilmente di una moltitudine di precari disposti ad accettare qualsiasi mansione pur di sbarcare il lunario».