Produzione concentrata soprattutto sul packaging - almeno nella fase iniziale - mantenimento del marchio Cerutti e ri-assorbimento di circa 45 dipendenti per riprendere le attività nella sede produttiva di Casale.
Sono i dettagli sull'offerta del Gruppo Rinascita emersi nell'incontro di mercoledì tra i rappresentanti sindacali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil che seguono la crisi del gruppo Cerutti e Matteo Rossini, rappresentante di Rinascita e, futuro amministratore della nuova realtà industriale nel caso in cui l'offerta venisse preferita a quella di Bobst.
La cordata coinvolge gli imprenditori Marco Drago, Diana Bracco, Ernesto Pellegrini e Franco Goglio, con l’avvocato Paolo Montironi, e Invitalia attraverso il Fondo salvaguardia Imprese e i primi dettagli sono emersi la scorsa settimana dopo il perfezionamento dell'offerta.
La sede sulla quale il gruppo intende investire sarebbe quella di Casale con una produzione iniziale di 4 o 5 macchinari l’anno. Nei prossimi giorni la cordata presenterà un'offerta vincolante ai curatori fallimentari che hanno già sul tavolo anche quella presentata da Bobst Italia di San Giorgio Monferrato.
Anche i sindacati andranno a valutare le due proposte, nel corso di un'assemblea con i lavoratori, nell'ottica di ottenere il massimo sul versante della solidità e delle prospettive occupazionali per i lavoratori. Intanto resta in attesa di risposte la richiesta di attivazione della Cassa Covid. La speranza è di avere notizie nel fine settimana.