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Economia | 22 novembre 2021, 11:28

Brain Storming: l’intelligenza artificiale al servizio delle aziende e del bene comune

Brain Storming: l’intelligenza artificiale al servizio delle aziende e del bene comune

Negli ultimi tempi si parla sempre più di intelligenza artificiale che si pone come presente e futuro delle nostre vite, al servizio delle aziende e del bene comune. La verità è che l’intelligenza Artificiale è già qui e semplifica la quotidianità di tutti noi. L’intelligenza artificiale è l’abilità di uno strumento tecnologico di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività. Si tratta di una tecnologia che, nell’attesa del salto quantico che caratterizzerà gli anni a venire, sta iniziando ad essere impiegata sempre più in quasi tutti i settori professionali.

L’Intelligenza Artificiale è presente nella sanità, nei trasporti, nelle fabbriche, nella filiera agricola così come nell’amministrazione pubblica e nei servizi. Ma dell’Intelligenza Artificiale ce ne serviamo tutti i giorni senza accorgercene: quando facciamo shopping in rete, cerchiamo traduzioni automatiche, riscaldiamo casa avvalendoci di termostati intelligenti, o ancora chiediamo ai nostri smartphone di organizzare le nostre agende personali.

Di Intelligenza artificiale se ne è parlato lo scorso mese di ottobre a Milano durante l’evento “Brain Stormig” organizzato da IAN Srl e che ha visto partecipare, oltre a Federica Neri, AD di IAN, anche Fabrizio Negri - AD di Cerved Rating Agency, Giuseppe De Pasquale - Regional Sales Manager di Quantum per Italia, Grecia, Cipro, Malta, e infine Brian Pawlowski - Chief Development Officer at Quantum, the inventor of NFS (Network File System).

Il primo a parlare è stato Fabrizio Negri che, dopo aver sottolineato come da circa tre anni Cerved Rating Agency si occupa di valutare, con metriche sia qualitative sia quantitative, l’impegno delle imprese nell’ambito della sostenibilità intesa non solo dal punto di vista degli aspetti ambientali ma anche di quello sociale e di governance, ha aggiunto: «Nel mondo della sostenibilità  l’utilizzo della tecnologia è un elemento molto importante perché, mancando una rendicontazione obbligatoria che costringa le aziende sotto una certa soglia dimensionale a condividere i propri dati, dobbiamo andare a raccogliere noi quei dati. Tecnologia e Intelligenza Artificiale ci aiutano in questa raccolta dei dati di misurazione della sostenibilità e a far sì che essa non sia solo uno slogan ma un impegno reale, e che questo impegno venga misurato».

Fabrizio Negri ha inoltre sottolineato come, da una recente ricerca di Cerved sulla sostenibilità, le aziende più sostenibili risultano essere quelle meno rischiose e, altro dato interessante, la minore rischiosità delle imprese con una maggiore presenza femminile tra dirigenti e nei consigli di amministrazione (almeno superiore al 30%).

Nel suo primo intervento Federica Neri ha precisato: “Per poter reagire in modo agile ai rapidi cambiamenti dei mercati bisogna monitorare costantemente e attuare una trasformazione dinamica dei processi operativi: è questo l’imperativo strategico per le imprese che hanno intenzione di reagire in modo agile ai rapidi cambiamenti dei mercati. IAN, nata 42 anni fa, non sarebbe arrivata dov’è oggi mantenendo la leadership nel settore dei servizi se non avesse saputo affrontare e gestire con energia e grande capacità manageriale una dopo dopo l’altra le sfide di un settore, quello tecnologico, così dinamico. Ma trasformare i processi e le operations significa oggi passare da un modello basato sui costi e sull'efficienza a un modello orientato al cliente e al mercato. IDC prevede che entro il 2022 le imprese aumenteranno del 40% gli investimenti in data governance e digital operations: il percorso passa infatti da intelligenza artificiale, automazione, data governance e sostenibilità. IDC considera l’aspetto della data governance fondamentale perché, per sostenere i processi aziendali necessari per creare una cultura decisionale basata sui dati, i comportamenti passati devono essere modificati”

«IDC dice che la base dei dati mondiali semplicemente triplicherà: arriveremo a 175 zettabyte (un trilione di gigabyte - ndr)» con questa affermazione Giuseppe De Pasquale ha introdotto il suo intervento sulla problematica della sicurezza dei dati. Quindi ha proseguito: «I dati sono un patrimonio enorme per ogni azienda. Perdere i dati, non proteggerli, significa nel 90% dei casi fallire». Quantum si occupa della protezione dei dati mirando a evitare che qualcuno possa appropriarsene, inserendoli in una sorte di cassaforte. «Noi ci poniamo come ultima frontiera e proteggiamo i dati in caso di superamento di barriere. Quando un nostro cliente viene attaccato, le nostre soluzioni tecnologiche permettono di avere i dati archiviati in un ambito dove non son più violabili dagli hacker».

Brian Pawlowski – che ha piacevolmente dialogato con Federica Neri - ha sottolineato come sia auspicabile che in un futuro in cui la tecnologia sia sempre più semplice da usare, e quindi sempre più alla portata di tutti, e soprattutto che sia di aiuto nell’ottenere un “mondo sempre migliore”.

Nel suo ultimo intervento Federica Neri ha presentato in anteprima – anche se ancora in una primissima versione - il suo avatar (Fede) simile a lei nell’aspetto e nel modo di esprimersi, progettato per poter essere aiutare dipendenti e dei clienti in caso di necessità: “Un avatar è un assistente virtuale con le sembianze umane pensato per poter fornire un servizio più personalizzato e continuativo ai clienti e migliorare sempre più la customer experience ad ogni ora del giorno e della notte, così come per aiutare i dipendenti in caso di difficoltà e dare sempre un risconto concreto nel modo più efficiente possibile e con quel calore umano”.

“Un elemento degno di nota che trae origine dalla base stessa dell’Intelligenza Artificiale è il bisogno di creare una congiunzione tra automazione e ragionamento che si sta spingendo sempre più verso la sfera delle emozioni e dei sentimenti» ha inoltre sottolineato Federica Neri, che ha poi concluso: “L’Intelligenza artificiale dev’essere al servizio del bene comune, estremamente affidabile ma al tempo stesso garantire sempre e comunque diritti fondamentali come il rispetto per l’integrità fisico-morale della persona e la libertà dell’individuo. Etica e rispetto sono valori fondamentali per uno sviluppo sostenibile ai quali IAN presta da sempre grande attenzione”.

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