“In quasi il 50 per cento delle aziende metalmeccaniche della provincia da noi controllate, abbiamo riscontrato violazioni delle norme sulla sicurezza. E’ una situazione allarmante, che impone interventi urgenti a partire dalla formazione continua del personale”.Lo ha sottolineato Cristina Gremita, responsabile dell’unità per la prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro di Ats Pavia, all’incontro svoltosi in Prefettura in occasione della “Settimana europea della Salute e Sicurezza sul Lavoro”.
“Da gennaio a settembre, sono state effettuate 31 ispezioni nelle imprese metalmeccaniche e altre 8 sono in corso – ha spiegato Gremita -. Dalle 31 effettuate, il 41% è stato oggetto di provvedimenti penali: dai riscontri che abbiamo sulla altre 8 ispezioni in corso, arriveremo quasi certamente al 50 per cento di sanzioni.
E’ un quadro che riguarda tanto le aziende più piccole, con meno di 10 dipendenti, sino a quelle di media entità che ne contano anche una 50ina”. I dati non sono confortanti neppure nell’edilizia: a fronte di 343 cantieri ispezionati e 946 imprese edili controllate sul territorio provinciale (sempre nei primi 9 mesi dell’anno), si sono registrati 274 provvedimenti sanzionatori penali e 49 sospensioni dell’attività (in 39 casi per mancanza di protezioni verso il vuoto). Complessivamente sono state date alle imprese pavesi 459 sanzioni penali e 8 amministrative.
Statistiche migliori si ricavano dalle denunce complessive di infortuni sul lavoro in provincia di Pavia (4.969 nel 2021, contro le 5.652 dell’anno precedente) e per il numero di infortuni mortali: l’anno scorso erano stati 5, nei primi 9 mesi del 2022 sono 2. “Il versante dei controlli è sicuramente fondamentale, ma altrettanto fondamentale è promuovere un cambio di prospettiva sul piano culturale che passi attraverso una incisiva e continua attività di formazione di chi sta per approcciarsi al mondo del lavoro, dei lavoratori, dei datori di lavoro”, ha sottolineato il prefetto Paola Mannella.