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Sport | 24 novembre 2022, 11:56

Dal coma al ritorno sui campi da tennis: la storia vincente di Erik Crepaldi

Il 32enne tennista vittima di un terribile incidente stradale nel settembre del 2021 è tornato a giocare e a vincere grazie anche ai tecnici della Mxp Tennis Academy di Casorate Sempione: «Ho realizzato il desiderio cullato sin da quando mi sono svegliato dal coma. Non ce l'ho fatta da solo, ce l'abbiamo fatta tutti»

Il tennista Erik Crepaldi tornato in campo dopo il coma

Il tennista Erik Crepaldi tornato in campo dopo il coma

Ci sono voluti oltre 14 mesi, fatti prima di sofferenza e paure, poi di rinascita umana e quindi sportiva, ma Erik Crepaldi ce l’ha fatta: il 32enne tennista vercellese, finito in coma nel settembre 2021 a causa di un terribile incidente stradale, con i medici scettici sulle sue possibilità di risvegliarsi prima ancora che di superare il tutto senza conseguenze, è tornato in campo per un match ufficiale e l’ha vinto, contribuendo al successo per 6-0 del suo Ct Maglie nella sesta giornata del campionato di Serie A2, contro il Tc Baratoff.

Una bella storia di speranza, del non mollare mai davanti anche le avversità più dure, in cui anche la provincia di Varese svolge un ruolo importante. Erik si allena con la Mxp Tennis Academy di Casorate Sempione al Tennis Club le Querce, i cui tecnici insegnano tennis nel territorio attorno all'aeroporto di Malpensa e in particolare al Tennis Castano Primo e all'Acqua1Village a Moriggia di Gallarate. 

Un’emozione da brividi, che completa un lungo percorso riabilitativo passato da sedia a rotelle, tre mesi d’ospedale e l’obbligo di ripartire da zero o quasi, con l’aiuto di papà Luigi e dei tecnici della Mxp Tennis Academy di Casorate Sempione, coi quali si allena da inizio 2021. La vittoria di Erik è arrivata nel doppio con Fabrizio Ornago, contro il duo Femia/Cambrini.

«All’inizio del match – racconta – ero tesissimo, poi mi sono rilassato ma sul 6-3 5-2 ho iniziato a sentire le gambe che tremavano, la gola ha iniziato a stringersi, gli occhi si sono riempiti di lacrime. Lì ho avvertito di aver realizzato il desiderio cullato sin da quando mi sono svegliato dal coma. In un attimo ho rivissuto l’intero percorso: io sul letto in neurologia, poi quando provavo a camminare senza riuscirci, più tanti altri passaggi. Toccava a me servire, ho preso break a zero (ride, ndr), ma abbiamo chiuso poco dopo. Sono entrati tutti in campo per un abbraccio collettivo: compagni, dirigenti, avversari. Non ce l’ho fatta da solo, ce l’abbiamo fatta tutti: io, la mia ragazza Federica, la mia famiglia e la gente che per mesi mi ha fatto sentire un affetto enorme».

Come gli succede da 32 anni a questa parte, Crepaldi sprizza gioia, entusiasmo, voglia di vivere.

«Dopotutto – spiega – io non ricordo nulla dell’incidente, per me è come se non fosse mai successo. Quindi non ho traumi psicologici e nemmeno conseguenze fisiche. Dentro di me avevo la certezza di potermi ristabilire al cento per cento, e questo mi ha aiutato ad affrontare col sorriso i momenti più complicati». Li ha superati, fino al via libera dei medici: «Mi hanno detto che era come se non fosse mai successo nulla – dice ancora –, quindi di fare ciò che volessi».

Per lui, naturalmente, non voleva dire altro che tornare a giocare a tennis, quindi ad allenarsi coi tecnici della Mxp Tennis Academy.

«Anche loro – continua – hanno vissuto da vicino ciò che mi è successo, mettendo poi un’attenzione enorme per aiutarmi a riprendere. Siamo partiti di nuovo dalle basi: dalla tecnica dei colpi, degli spostamenti, dal lavoro atletico. Mi sento bene ad allenarmi con loro: mi hanno accompagnato a raggiungere il mio sogno».

Crepaldi non è ancora al cento per cento del suo potenziale, ma ci sta lavorando. «Non so quantificare il mio livello attuale – dice –, ma da poco ho ripreso ad allenarmi al massimo e voglio tornare a competere a tempo pieno. Sto frequentando anche il corso Fit per diventare maestro, ma all’insegnamento ci penserò più avanti. Voglio ancora fare il giocatore di tennis». 

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