Un imprenditore originario di Casale Monferrato, Fabio Campagnola di 52 anni, è stato ucciso ieri (martedì) in Brasile, a Marechal Deodoro, località sulle coste nel nord del Paese, dove era il titolare di una gelateria.
Stando alle prime ricostruzioni il movente dell'omicidio sarebbe da ricondurre a un litigio per futili motivi.
Tutto sarebbe da un ambulante piazzato davanti alla sua gelateria, che gestiva ormai da una decina d'anni, senza chiedere il permesso. Al culmine della lite l'uomo ha estratto una pistola e sparato ripetutamente a Campagnola. Le fasi che hanno portato all'omicidio dell'imprenditore monferrino sono state riprese anche dalle telecamere di videosorveglianza.
Nonostante l'intervento dei soccorritori accorsi sul posto nel tentativo di rianimare Campagnola, non c'è stato nulla da fare. Lascia due figli, uno minorenne, l'altro di 33 anni. In Italia, la madre, la sorella e il fratello.
Campagnola viveva da molti anni in Brasile, ma era un volto conosciuto anche per il suo passato da calciatore dilettante in diverse squadre della Lomellina, tra cui il Lomello del quale aveva indossato la maglia nella stagione 2004/2005.
A sparare i colpi che hanno ucciso Campagnola sarebbe stato un ufficiale di Polizia militare in pensione, attualmente ricercato dagli inquirenti. Stando alle informazioni diffuse dai media brasiliani: sarebbe già stata arrestata la moglie, ritenuta complice dell'omicidio.