Delicata e decisa, Levante si è presentata in sala Stampa Lucio Dalla indossando un cappotto verde, il colore che nelle ultime settimane abbiamo più volte visto comparire sui suoi canali social.
Il verde speranza, quella che si preannuncia concentrata in Opera Futura, il quarto disco dell’artista di Palagonia ma torinese d’adozione, in uscita il 17 febbraio.
In gara al 73esimo Festival di Sanremo Levante porta “Vivo” in cui affronta dal suo personale punto di vista il tema della maternità e della depressione post parto.
Ed è proprio sulla maternità che si sono concentrate le domande rivolte a Levante, sia legate ai recenti fatti di cronaca di violenza ostetrica, sia per la difficoltà del diventare genitori: “Bisogna parlare di problemi legati alla maternità in modo serio, è un mondo sconosciuto ai più perché solo le donne possono parlarne, e spesso non lo fanno.
Il parto mi faceva paura, per me è stato una passeggiata, ma per molte donne non lo è. Siamo succubi di tanti retaggi culturali per cui avere un figlio debba essere una gioia imposta: è ovvio sia una gioia e una fortuna, ho avuto la mia bambina, Alma, e ne sono felicissima, ma la genitorialità è la cosa più difficile del mondo. Tanti dicono che è la cosa più banale perché da che mondo è mondo si fanno figli, ma per te è la prima volta, e alcune volte possono accadere cose spiacevoli e drammatiche. Spesso può accadere di provare una grande solitudine, un buco nero in cui si cade.
La donna spesso ha paura di perdere qualcosa anche dal punto di vista lavorativo e sociale. Io avevo la smania di tornare a lavorare e a scrivere canzoni, volevo iniziare subito, poi ho capito che lentamente si riprende a fare tutto. Ci sono luci e ombre in questo mondo… e le ho affrontate in questo brano”.
Non è mancata una domanda legata al cambio di look che ha visto protagonisti i capelli di Levante: la sua chioma scura è infatti diventata biondissima da ormai qualche mese. “Volevo cambiare, era un gioco inizialmente, ma mi ha stupito molto la reazione di tante persone: saranno i social a veicolare un linguaggio violento, anche nell’esprimere una semplice opinione, ma mi ha spaventato parecchio la gente che mi ha detto “sei brutta” “torna nera” “non sei tu così”. Ma neanche io a volte so chi sono, chi sei tu per dirmi questo? Stiamo perdendo la bussola su come comportarci con gli altri
Questo biondo da un gioco è diventato una cosa molto seria, per osservare cosa non va nella comunicazione di oggi”.
La serata duetti vedrà protagonista insieme a Levante sul palco Renzo Rubino: insieme canteranno ‘Vivere’ di Vasco Rossi.
“Ho conosciuto Renzo nel 2013 durante un tour radiofonico, e da allora siamo rimasti molto amici”.
Ogni volta che si comincia a pensare alla cover da portare in gara è sempre un dramma, magari pensi a qualcuno che non vuole venire o che non può. Allora questa volta sono partita dal brano, l’ho registrato, e poi sulla base dell’arrangiamento ho deciso di chiamare Renzo.
Ho registrato “Vivere”, un pezzo scritto da un poeta, e volevo un amico con me, per condividere questa serata con qualcuno che conosco. Gli ho chiesto di venire con me, e scherzando mi ha detto che avrei avuto bisogno di un pianista vero, poi gliel’ho mandata, mi ha detto “La so suonare!”… e così è andata e ci vedrete venerdì sul palco”.
Alla fine dell’incontro, Claudia è stata incalzata da Enrico Lucci che, con la sua pungente ironia, l’ha invitata a cantare Bella Ciao.
Levante ride ma inizialmente glissa non perdendo l’occasione di manifestare la sua preferenza per Ellie Schlein.
"Dimostra di essere più coraggiosa di Laura Pausini” ha continuato Luccio e Levante, con una risata, ha intonato “Una mattina, mi son svegliato, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao” prima di congedarsi con un gioioso “Ciao belli!”.