Nella nottata del 16 marzo 2023, a Redavalle, i militari del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Stradella, collaborati in fase esecutiva da militari della stessa Compagnia, nell’ambito di un'attività d’indagine coordinata dal Sost. Proc. Dott. Paolo Mazza della Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Pavia, hanno tratto in arresto in flagranza:
A. M., 34enne di nazionalità marocchina, in Italia senza fissa dimora, domiciliato a Voghera, celibe, disoccupato, pregiudicato;
A. A., 31enne di nazionalità marocchina, in Italia senza fissa dimora, domiciliato a Tarragona (Spagna), celibe, autotrasportatore, incensurato;
G. J., 24enne di origine marocchina e di nazionalità italiana, residente a Montebello della Battaglia, celibe, artigiano, incensurato.
I tre sono ritenuti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti. L’intera attività investigativa è stata avviata dai militari del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Stradella, al termine del 2022, avendo acquisito concreti elementi probatori a carico di A.M., in ordine ad un traffico illecito di sostanze stupefacenti ed in particolare di hashish. Quest’ultimo, nella sua attività illecita, veniva stabilmente aiutato da G.J., suo fidato collaboratore.
L’ininterrotta attività da parte dei militari del N.O.R., corroborata da una laboriosa attività tecnica e di pedinamento, ha portato ad un primo importante risultato operativo in data 10 febbraio 2023, quando a Rea, in un’abitazione vuota presa in locazione da A.M. (come mero deposito) sono stati rinvenuti e sequestrati dagli operanti, in sua assenza, 125 chili di hashish.
L’interessato, dunque, aveva la necessità di trovare altro luogo idoneo per lo stoccaggio dello stupefacente e lo ha individuato in un capannone nella zona industriale di Redavalle, questa volta regolarmente preso in locazione da G.J. Gli operanti hanno avuto modo di appurare che i tre arrestati vendevano la sostanza stupefacente in numerose province del Nord Italia (tra cui, a titolo esemplificativo, sono state accertate numerose cessioni nelle province di Piacenza, Bologna, Monza Brianza, Vicenza, Verona ed Alessandria).
Gli scambi non erano mai di modica quantità ma sempre di decine di chili per volta, movimentando decine di migliaia di euro a settimana. Per effettuare gli spostamenti e le consegne, gli arrestati utilizzavano numerose autovetture (prese a noleggio di volta in volta e cambiate con altissima frequenza o intestate prestanome) e le effettuavano sempre personalmente e singolarmente (non viaggiavano insieme).
I militari della Compagnia di Stradella hanno monitorato costantemente il capannone d’interesse, con un sofisticato impianto di videosorveglianza, che ha permesso di vedere quanto succedeva in loco.
Avendo poi avuto notizia di un ingente arrivo di sostanza stupefacente nella nottata odierna dall’estero, per la precisione dalla Spagna, è stato organizzato uno specifico servizio, che ha visto impiegati vari equipaggi della Compagnia di Stradella.
Alle ore 3:30 circa, effettivamente, un grosso autoarticolato DAF (con trattore e motrice) è giunto presso il capannone, con un autista non conosciuto agli operanti (successivamente individuato in A.A., abitante in Spagna, senza alcun rapporto censito con il territorio italiano), unitamente ai due noti soggetti già menzionati. I tre, entrati all’interno, hanno chiuso la porta d’ingresso. Dopo qualche decina di minuti, i Carabinieri – dopo aver cinturato perfettamente la struttura e bloccato ogni possibile via di fuga – hanno fatto irruzione all’interno, sorprendendo i tre soggetti intenti a caricare lo stupefacente all’interno di 3 mezzi lì parcheggiati ed a loro in uso.
I tre, hanno tentato una fuga ma, essendo tutte le uscite controllate, non hanno potuto evitare di essere bloccati dagli operanti. La droga era abilmente nascosta tra numerosissimi sacchi di cipolle e patate, non di certo individuabile da un controllo visivo esterno ma solo a seguito di un accurato e mirato accertamento, ed era stata caricata su tre mezzi (pronta per essere trasportata e venduta in momenti successivi):
una Volkswagen T-Roc (presa a noleggio);
una Mini Cooper e un Fiat Fiorino (entrambe intestate ad un prestanome e sottoposte a sequestro ai fini della confisca).
Sono stati, inoltre, rinvenuti 80mila euro in contanti, sulla persona e nella disponibilità di A.M., provento dell’attività delittuosa.
Le operazioni di perquisizione si sono estese anche alle abitazioni dei due indagati, aventi dimora in comuni della provincia di Pavia, rinvenendo presso l’abitazione di A.M. altri 50mila euro in contanti, 1,4 chilogrammi di cocaina pura e ulteriori 20 chilogrammi circa di hashish.
L’intera attività d’indagine ha portato, dunque, al sequestro di complessivi 1.395 chili di hashish (per un valore di vendita al dettaglio stimato in circa 11 milioni di euro), 1,4 chili di cocaina pura (che successivamente tagliata ha un valore di vendita al dettaglio di circa 300mila euro) e 130mila euro in contanti.
Gli arrestati sono stati tradotti e ristretti presso la Casa Circondariale di Pavia, per la convalida dell’arresto da parte della procedente Autorità Giudiziari