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Cronaca | 17 maggio 2023, 11:49

Caso Alessia Pifferi, i medici del carcere: è come una bambina di 7 anni

Le relazioni psichiatriche sulla ‘disabilità cognitiva’ di Alessia Pifferi, condotte in carcere dai medici del Dipartimento di salute mentale di San Vittore, entrano nel processo a carico della donna accusata di omicidio volontario pluriaggravato per la morte della figlia Diana

Caso Alessia Pifferi, i medici del carcere: è come una bambina di 7 anni

La bimba fu abbandonata a 18 mesi di età per una settimana nella casa di Ponte Lambro a Milano, vicino Linate, la scorsa estate. Lo ha deciso questa mattina la Corte d’Assise di Milano, presieduta da Ilio Mannucci Pacini, nella seconda udienza del processo accogliendo la richiesta della legale di Alessia Pifferi, Alessia Pontenani, e rigettando la richiesta di estromissione dei pubblici ministeri Rosaria Stagnaro e Francesco De Tommasi. La documentazione medica e psicologica di Alessia Pifferi – anticipata dalla difesa alla scorsa udienza dell’8 maggio – sarà ammessa e utilizzata per decidere se disporre una perizia psichiatrica sulla 37enne, scelta che verrà presa alla fine dell’istruttoria. Il 23 maggio si torna in aula davanti ai giudici popolari.

In aula la difesa di Alessia Pifferi ha chiesto alla Corte, presieduta da Ilio Mannucci Pacini, sulla base degli ultimi esami effettuati a San Vittore, una perizia medico psichiatrica finalizzata ad accertare l’incapacità di intendere e volere della donna al momento del fatto la sua eventuale rilevanza “sull’imputabilità dell’imputata”. La Procura si è opposta all’istanza chiedendo inoltre la estromissione dal fascicolo processuale di tutti i documenti redatti in carcere sulla situazione medica e psichica di Alessia Pifferi in quanto non disposti nell’ambito di una vera e propria consulenza. I giudici però hanno rigettato tale richiesta, a cui si era associata la parte civile, ritenendo tali relazioni utilizzabili e facendole entrare nel procedimento. Di certo la difesa, al termine dell’istruttoria dibattimentale, insisterà con la perizia. “Ha un gravissimo deficit intellettivo – ha affermato l’avvocato di Alessia Pifferi, che anche oggi si è presentata in aula – In carcere è stata sottoposta a un test sul quoziente intellettivo” che è risultato pari a “40, ossia a 1 percentile. E’ una bambina. Ed è stato come aver messo in mano una bambina di un anno e mezzo a un’altra bambina – ha ripetuto più volte l’avvocato – . La signora ha un problema serio ed è stato un peccato che nessuno l’abbia mai aiutata. Aveva un insegnante di sostegno” quando era a scuola, “ed era seguita da una psicologa che adesso sto cercando di rintracciare”. Ma poi “nessuno l’ha più aiutata quando ce n’era bisogno, né la famiglia, né i servizi sociali E’ una tragedia per tutti, questa. Per me la madre e la sorella – ha aggiunto l’avvocato – dovrebbero essere indagate per abbandono di minori”.

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