Non c’è ancora l’accordo tra azienda e sindacati per la procedura di licenziamento collettivo avviata dal calzaturificio Moreschi di Vigevano.
Il nodo sembrano essere gli incentivi all’esodo per chi vorrà andarsene, in particolare per le figure che potrebbero, dopo il periodo di Naspi, essere vicine alla pensione.
La distanza misurata in questo tra le richieste di Cgil, Cisl e Uil e l’azionista di riferimento, nell’incontro di martedì pomeriggio, è apparsa ampia.
Per il resto, sono stati confermati i risultati ottenuti nell’incontro di otto giorni fa. I licenziamenti sono passati da 35 a 25, grazie alla ricollocazione interna, e si potrà ottenere il riconoscimento del distacco, che permetterà alle lavoratrici e ai lavoratori di effettuare dei periodi di prova presso aziende dello stesso comparto presenti nel territorio. I sindacati fanno sapere di aver già ricevuto interessamenti.
Le parti si sono lasciate senza fissare una data per il prossimo incontro, e questo potrebbe non essere un buon segnale.
La procedura di licenziamento collettivo scadrebbe a metà luglio, ma prima, il 5 giugno, scadrà la cassa integrazione: trovare un accordo prima di quella data sarebbe molto utile per ambo le parti, per evitare costi all’azienda e incertezze tra i lavoratori.